Politica

CELLOLE – Di Leone rimpiange Barretta: “Ho perso il mio avversario più leale, ora mi sento solo”

CELLOLE (Matilde Crolla) – L’uno contro l’altro armati, la politica era l’oggetto del contendere, la politica li divideva ma nonostante tutto la politica era una delle cose che più li univa, che li accumunava. L’uno contro l’altro nel 2016 per il rinnovo del consiglio comunale e nuovamente nel 2017, appena lo scorso mese, per l’elezione del consiglio provinciale. Si scontravano in consiglio comunale, se le dicevano di cotte e di crude a suon di post su Facebook. Ma al centro vi era la politica, l’amore per questa terra e la voglia di cambiamento. Chiusi i riflettori della politica Angelo Barretta e Guido Di Leone erano due uomini che avevano stima l’uno dell’altro, che

nei messaggi si chiamavano ‘fratello’. Perché Angelo Barretta non riusciva a portare rancore e Guido Di Leone dal suo canto non riusciva a fare a meno di sorridere quando era Barretta a sotterrare l’ascia di guerra e ad invitarlo per un caffè o per la riunione dei capigruppo. E in quelle circostanze, liberatisi entrambi del ruolo politico assegnato loro dalla società, erano due uomini che si confrontavano e che condividevano le stesse speranze. Ci sono stati momenti di profondo rancore, di aspra contesa, ma sono stati sempre superati. Ora Di Leone si sente solo, non ha più lo stimato rivale, colui con cui era anche divertente confrontarsi, anche in maniera a volte velenosa, pungente ma leale. “Caro Angelo, oggi ci siamo salutati per l’ultima volta, sappi che non è stato un addio ma solo un arrivederci.
In questo momento faccio mia questa frase, pensando a te:
“Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta.”
Tu resterai per sempre nel cuore di tutti noi cellolesi.


In questi anni abbiamo portato alto il nome della nostra Cellole, ognuno dal proprio banco, ognuno difendeva la propria idea, sempre con grande educazione e rispetto.
Siamo riusciti in poco tempo a rialzare il livello politico locale, cosa ardua e complessa.
Non dimenticherò mai i nostri confronti in Consiglio Comunale.
Non dimenticherò mai le nostre riunioni tra Capi Gruppo.
Non dimenticherò mai il bene che ci volevamo nonostante tutto.
Non dimenticherò mai quella voce che mi chiamava “mio fratello Guido”.
Quanti segnali mi hai dato in quest’ultimo periodo, oggi peso ogni tua parola ed ogni tuo gesto.
Farò tesoro dei nostri discorsi sul futuro del nostro paese.
Nel giusto o sbagliato, hai sempre dato tanto per tutti, ed oggi credo che la cosa deve essere restituita:
Nella prima occasione utile chiederò la convocazione di un tavolo di confronto tra maggioranza e opposizione, su questo tavolo chiederò di discutere, di intitolare una via o un monumento in tuo onore.
Oggi un’intera provincia è venuta a Cellole per te.
Devo ammettere che sei stato un grande.
Sei riuscito sempre a far sorridere tutti e ora sei riuscito anche a farci piangere.
Oggi mi sento vuoto.
Non so ancora immaginare una realtà politica senza di te.
So che credevi molto in me, e me lo dicevi sempre anche in sedute pubbliche, ti prometto che non ti deluderò mai.
Vola alto Barrè, come hai sempre fatto”, queste le parole di Di Leone per ricordare Angelo Barretta. La comunità cellolese oggi sta vivendo una delle pagine più tristi della sua storia.

 

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