Disagi & Cronaca cittadina

SESSA AURUNCA – Caos al Consorzio di Bonifica, dopo i proclami nuvole all’orizzonte. ECCO I FATTI

SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Consorzio Aurunco di Bonifica sempre più nel caos. La situazione è sempre più intricata con una prospettiva di futuro impossibile da programmare. Questa mattina il Commissario Straordinario Ciro Foglia ha incontrato una delegazione di agricoltori presso la sede del Consorzio, tra i quali il direttore della Coldiretti di Caserta. Sono state espresse tutte le preoccupazioni del caso in merito all’approssimarsi dell’inizio della stagione irrigua, che da statuto dovrebbe iniziare il primo di maggio, e che al momento non vede l’esecuzione di nessuna azione preparatoria; va ricordato che già nel 2018, per la prima volta nella sua storia ultra novantennale, il consorzio non ha fornito acqua agli agricoltori del comprensorio.

Nel lungo confronto, tra le parti, sono state poste tre questioni sul tavolo: la prima legata all’inizio della stagione irrigua cercando di avere una rassicurazione in merito, una seconda legata al comprensorio irriguo “Valli del Peccia” e la terza afferente alla situazione del personale impiegato, alla luce delle ultime determinazioni della Giunta Regionale.

Per la questione irrigazione, il Commissario Straordinario, ha fatto capire di avere le mani legate e pochissimo margine di movimento, in quanto, allo stato dei fatti, la gestione del Consorzio Aurunco, fino al 30 di aprile prossimo, è affidata al Consorzio di Bonifica di Napoli e Volla; per cui le esigue risorse finanziarie disponibili sono in mano a loro e non a lui.

Per quanto attiene la questione “Valli del Peccia”, nonostante le reiterate proteste degli agricoltori del posto, è stato spiegato (bilanci alla mano) che la gestione di quell’impianto è antieconomica e devastante dal punto di vista finanziario; il rapporto costi-entrate è di dieci a due. Ovvero per un milione di costi annui di gestione, c’è un ritorno di circa duecentomila euro di ruolo, sul quale grava anche una enorme evasione da parte dei consorziati, oltre che una diffusa pratica di allacci abusivi e di furto di acqua.

La situazione più ingarbugliata invece è rappresentata dal terzo punto posto all’attenzione del Commissario Foglia, ovvero la situazione del personale impiegato nella gestione del Consorzio. La Coldiretti si è detta molto preoccupata delle notizie apprese in merito alla recente legge regionale 60/2018 (legge di stabilità), approvata il 29 dicembre scorso. Infatti questa legge prevede lo stanziamento di tre milioni di euro in favore del Consorzio Sessano e una somma uguale per il Consorzio Sannio Alifano di Piedimonte Matese; cosa buona sembrerebbe a primo acchitto, invece nelle more delle interpretazioni si nasconde un tranello.

Una nota esplicativa del 7 gennaio 2019, emanata dalla Direzione Generale per le Politiche Agricole della Regione Campania, indirizzata ai due Consorzi, stabilisce che per accedere a quelle somme stanziate dalla legge 60/2018, bisogna procedere ad assorbire il personale della gestione liquidatoria del Consorzio di Bonifica Valle Telesina. Parliamo di 13 unità superstiti di un Consorzio sciolto con legge regionale vent’anni fa e che ancora aspettano una ricollocazione.

Di qui, le preoccupazioni della Coldiretti, la quale conscia degli enormi debiti del Consorzio Aurunco e della impossibilità di far fronte alle spese occorrenti alla gestione del territorio, alla erogazione dell’acqua per irrigazione e per il pagamento degli stipendi, non può assumersi l’onere di accollarsi altre unità lavorative con contratti a tempo indeterminato.

Sulla questione dei tre milioni, inoltre, va registrato quanto detto giorni fa nel corso di un ulteriore incontro presso gli uffici regionali del delegato Alfieri, il quale ha confermato ai presenti (tra i quali alcuni rappresentanti dei lavoratori) l’impossibilità di erogare quelle somme senza la volontà di assorbire il personale del “Valle Telesina”.

Insomma, una situazione sempre più ingarbugliata ed incerta per le sorti dell’Ente Aurunco che continua ad affondare senza una chiara ipotesi di rilancio.

Intanto è notizia certa, di una assemblea auto costituita tra alcuni operai, che si svolgerà questa sera presso un bar lungo l’Appia. In questa riunione i lavoratori proporranno l’invio di una lettera alla settima commissione regionale “Ambiente”, nella quale chiederanno audizione affinché si trovi una soluzione al loro problema. Ricordiamo che la settima commissione è presieduta dal consigliere sessano Gennaro Oliviero. Questa ipotesi ha creato anche alcuni malumori tra i lavoratori i

quali non capiscono perché si debba chiedere audizione alla commissione ambiente e non alla VIII commissione Agricoltura, che ha competenze specifiche sui consorzi di bonifica. Malumori amplificati anche dalla scarsa fiducia che alcuni lavoratori, ormai , ripongono nel consigliere Oliviero, reo di aver fatto tante promesse senza che il problema fosse risolto definitivamente. Molti lo accusano per la sua opposizione alla proposta di chiusura del Consorzio Aurunco ed accorpamento con il ben più grande Consorzio di Bonifica di Caserta, ipotesi che oggi avrebbe fatto trovare tutti in una situazione molto più positiva.