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SESSA A./CELLOLE – Roberto e il miracolo della vita, il suo cuore ha ripreso a battere nel petto di un altro uomo. La testimonianza

SESSA AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Roberto e il miracolo della vita. Il cuore di Roberto stanotte ha ricominciato a battere, ha ripreso il suo ritmo nel petto di un altro uomo. Così anche i suoi reni. Roberto, il suo sacrificio…oggi da una vita che svanisce tre esistenze possono ricominciare a sperare. Questo è il miracolo della vita. Un evento drammatico si tramuta in un atto d’amore. Ieri, dopo diverse ore di lavoro meticoloso, che ha visto coinvolte più di centocinquanta persone, presso l’ospedale ‘San Rocco’ di Sessa Aurunca

è avvenuto quello che mi piace definire ‘il miracolo’. Roberto Fusciello la scelta l’aveva fatta in vita, quella di iscriversi all’Aido (Associazione Nazionale Donazione Organi), una scelta consapevole e a tratti difficile, non da tutti. La scelta di Roberto è stata supportata nonostante il dolore e nonostante il dramma dai suoi familiari che si sono affidati incondizionatamente nelle mani dei medici. Il prelievo multiorgano,  il cuore ed i due reni,  è stato una vera e propria maratona che ha messo in moto una rete nazionale complessa. E’ il primo caso

a Sessa Aurunca di prelievo multiorgano. Non è possibile sapere ed è giusto che non si sappia chi ha ricevuto gli organi di Roberto. Ma è giusto, invece, che si sappia che da una storia così triste è spuntato un arcobaleno in qualche altra parte d’Italia, un bagliore di speranza. Quello di Roberto in vita è stato un atto d’amore concretizzato con la sua dipartita. Non è stato semplice. E’ stata la CAM, Commissione di accertamento di morte encefalica, coordinata dalla dottoressa Ada Carbone, in qualità di coordinatore locale al prelievo d’organi

e tessuti, , insieme ad un neurologo ed un medico della direzione sanitaria a constatare  l’irreversibilità delle funzioni cerebrali.. Tutta la procedura di accertamento di morte encefalica e di mantenimento del donatore è avvenuta grazie alla collaborazione della Unità Operativa Complessa Anestesia e Rianimazione  dell’Ospedale ‘San Rocco’ di Sessa Aurunca, diretta dalla Dott.ssa Nadia Zarrillo, con il  Centro Regionale Trapianti, diretto dal dottore Antonio Corcione . E proprio la dottoressa Zarrillo, che ha supportato i familiari di Roberto

in queste ore mostrando una sensibilità e delicatezza fuori dal comune, ha voluto esprimere i suoi più sentiti ringraziamenti. “Si tratta della prima donazione d’organi effettuata presso il nostro ospedale. Sento il dovere di ringraziare tutto il personale in carico al  mio servizio, i dirigenti medici, il personale infermieristico del Blocco operatorio e della Rianimazione, il personale socio sanitario, i consulenti tecnici che hanno collaborato alla procedura, gli autisti e le forze dell’ordine. C’è stata una grossa partecipazione emotiva

per consentire che tutto ciò fosse possibile. Ma il ringraziamento più forte e più sentito a nome mio va alla famiglia di Roberto che nonostante il momento difficile e la sofferenza ha voluto rispettare la sua volontà. Grazie a questo atto d’amore sono stati prelevati due reni ed il cuore. Gli organi sono stati trapiantati stanotte ed il cuore è ripartito senza necessità di assistenza meccanica. Rimarrà di Roberto il grande gesto di amore e di umanità fatto verso il prossimo. In queste ore c’è stato un sentimento comune, quello di salvare gli organi

di Roberto per garantire il diritto alla vita a qualcun altro”, ha concluso la dottoressa Zarrillo. Nessuno medico, nessun infermiere, nessun ausiliario ha guardato l’orologio in attesa che terminasse il proprio  turno, tutti sono stati in servizio per portare a termine questa grande, fondamentale missione che Roberto aveva avviato quando era in vita. Lì dove oggi ci sono lacrime e sgomento, nascerà un nuovo

fiore. Roberto continuerà a vivere non solo nel ricordo di chi ha amato e lo ha amato, ma anche nel corpo e nello spirito di coloro ai quali ha donato…Grazie Roberto!