SESSA A. / CARANO – “Ciao Paolo, angelo mio…sei stato un figlio perfetto e speciale per tutti”, la toccante lettera della mamma nella messa dell’ottavario della sua scomparsa
“Paolo
Paolo Mirabella , ragazzo di 17 anni appena compiuti.
Bello, dolce, riservato, taciturno, tranquillo, con la voglia di spaccare il mondo, rincorrere i suoi sogni, dedicarsi alla famiglia ed agli altri, eppure stroncato da un male incurabile.
Il dolore è tanto, immenso, infinito.
Il vuoto incolmabile, insostituibile.
Il silenzio eterno e inconcepibile.
Non ci sono più lacrime per spiegare tutto questo e quanto abbia fatto male stare ai piedi del letto, vicino a tuo figlio, che piano piano si addormenta; non potevi far nulla, solo accarezzarlo, stringerlo, baciarlo, guardarlo per imprigionare nei tuoi occhi e nel tuo cuore quel viso bello, soave, beato, tranquillo che con tanta pazienza sopportava la sofferenza dando forza e coraggio a noi che stavamo vicini.
Lo stringevo per sentire il suo calore, il suo profumo e per dargli egoisticamente il mio fiato e poterlo tenere in vita il più a lungo possibile.
Ma arriva il momento in cui dici: “Signore, sia fatta la tua volontà!”
Fa male, ti manca l’aria, il respiro, le forze, eppure credi in Lui, nel Signore che ha preso Paolo in un’ età perfetta: né piccolo né grande, ma innocente, puro,limpido e senza peccato, amato da tutti.
Ciao Angelo mio, so che sei stato il figlio perfetto, speciale, che tutti avrebbero voluto avere, ma oggi posso dire che sei il figlio di tutti: SPECIALE PER TUTTI.
Mi dispiace per quelli che non ti hanno conosciuto e non ti hanno potuto vivere per capire quanta infinita sia stata la tua bontà, il tuo essere speciale e pensare agli altri.
Ringraziamo tutti quelli che ci sono stati vicino, supportato e dato una mano.
Ringraziamo voi professori che gli avete dato la felicità leggendo i suoi voti e sapendo che aveva superato il quarto anno di Liceo Scientifico.
Ringraziamo voi amici che avete dato VITA e CORAGGIO a Paolo nel momento della malattia e che, pure su una carrozzina, siete arrivati ovunque facendolo sorridere e divertire.
Ringraziamo tutti voi che ci avete dimostrato affetto, solidarietà e coraggio.
Paolo SARAI SEMPRE nel mio e nei nostri cuori e spero che da lassù dove sei, in un mondo incantato, migliore, senza affanni e senza peccato, possa guidarci con la tua luce, il tuo sorriso, la tua bontà.
Il mio grande desiderio è sentirti sempre vivo e presente nei nostri pensieri per non dimenticarti mai.
Ciao Paolo!
La tua famiglia”.
Una lettera commovente, toccante…una lettera che non può lasciare indifferenti…E’ la lettera che la mamma di Paolo Mirabella, il giovane studente di Carano di Sessa Aurunca scomparso prematuramente la scorsa settimana a soli diciassette anni, ha letto in occasione della messa dell’ottavario presso la Chiesa della Libera di Carano. Paolo frequentava il quarto Liceo scientifico ‘E. Majorana’ ed era un ragazzo solare , sorridente e meraviglioso. Nel giro di pochi mesi un male incurabile al cervello lo ha prima paralizzato e poi lo ha finito presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma. Amato da tutti ha lasciato un personale testamento: il suo Sorriso. Non lo ha mai perso, nemmeno alla fine, ed è stato per tutti un esempio di forza di coraggio e di ’amore per la vita. “La mamma Lina, il papà Mariano ed i fratelli Maria ed Antonio pur nell’estremo dolore della sua mancanza appaiono trasfigurati dalla sua Luce”, come ha detto il sacerdote nell’omelia. Paolo era un ragazzo speciale, come la sua famiglia. Un giovane pieno di ambizioni, speranze, sogni. Un talento del calcio, uno studente modello. La sua prematura dipartita ha sconvolto tutti, l’intera comunità di Carano, i suoi compagni di scuola, i suoi insegnanti. A Paolo sarà intitolata un’associazione che sarà fondata dalla Comunità di Carano per realizzare i suoi sogni e per dare la speranza ai suoi tanti amici che in questo momento vivono questo enorme dolore.
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