Disagi & Cronaca cittadina

MONDRAGONE – Sabbia sul lungomare, cittadini preoccupati per il mare che ‘minaccia’ le abitazioni costiere

MONDRAGONE (Alfonso Attanasio) – Ogni qualvolta, come in questi giorni, che la città viene investita  soprattutto dal  vento, come al solito lo scenario del lungomare cambia. Il fenomeno della sabbia che puntualmente si riversa sulle strade del litorale, portata dal vento, e , il più delle volte lasciata ai margini delle abitazioni con intralcio anche alla circolazione, non più rigettata  sull’arenile, ha dato, in questi ultimi anni, la possibilità al mare, secondo uno studio di competenti autorità, di avanzare di circa due metri. Alcuni cittadini che giornalmente fanno footing  si sono lamentati delle condizioni che presenta il lungomare soprattutto

quando c’è vento. Infatti sia gli automobilisti, sia i ciclisti nonché i pedoni non possono usufruirne. Questo è preoccupante in quanto, se non si interviene, oltre agli irreparabili danni che ne possano scaturire all’ambiente, viene minacciato anche l’abitato costiero. Giustificata è l’accusa della gente perché sono anni che non si provveda a modificare il muretto affinché la sabbia non esca. Un fenomeno che acuisce il problema della validità dei programmi di prevenzione e riorganizzazione del territorio. Programmi che a Mondragone sono oscuri da decenni. Si spera che i parlamentari e gli amministratori locali nuovi non ignorino

questo problema lasciando distruggere ancora quel poco che rimane. Gli operatori turistici e i proprietari di case locali che in estate fittano ai villeggianti vorrebbero che Mondragone potesse ricollocarsi nel limbo dei centri turistici di grande prestigio. Certo la città rivierasca avrebbe potuto avere un decollo maggiore, ma le carenze dovute alle inefficienti infrastrutture, alle continue costruzioni abusive

e senza le attrezzature adeguate, hanno fatto scendere di molto le quotazioni della città domiziana rispetto a qualche decennio fa in cui tutto era allo stato selvaggio e forse per questo più bello.