CELLOLE – Un Natale all’insegna della multiculturalità, il messaggio di pace degli alunni delle classi quinte della primaria ‘Serao’
CELLOLE (Matilde Crolla) – Un Natale all’insegna della multiculturalità: è stato questo il messaggio di pace e fratellanza lanciato dagli alunni delle classi quinte della primaria ‘Serao’ di via Leonardo dell’istituto comprensivo ‘Serao-Fermi’. Le insegnanti e gli studenti, alla presenza della dirigente Gabriella Rubino, del presidente
e vicepresidente del Consiglio d’Istituto, Stefano Caggiano e Renata Di Gasparro, e di tutti i genitori hanno messo in scena ieri nell’atrio della scuola una recita all’insegna della ‘diversità’ intesa come accrescimento culturale. Partendo da un’esperienza reale
dovuta alla presenza nella quinta B di ben tre bambini stranieri, di cui una cristiana ortodossa e due musulmani, le insegnanti hanno voluto ricreare il momento in cui è stato deciso di mettere in scena la rappresentazione arricchita della testimonianza dei bambini che hanno raccontato il loro modo di vivere il Natale. “La nostra curiosità ci ha spinto a conoscere meglio le nostre tradizioni natalizie e a confrontarle con quelle di alcuni nostri compagni le cui famiglie vengono
da Paesi lontani. La curiosità di conoscere come si vive il Natale tra popoli con culture diverse a noi sconosciute o lontane ci ha portati a scoprire qualcosa che è diventata proprio l’idea che cercavamo per la nostra recita”, hanno spiegato i bambini. “Il nostro sarà un Natale multiculturale con la consapevolezza che ogni cultura possiede una grande ricchezza di valori e di risorse che si scoprono solo quando abbiamo la volontà di cercarle ed apprezzarle”. Un’alunna ha raccontato che il suo Natale è molto simile a quello cristiano cattolico “l’unica differenza
è che noi non facciamo la comunione e non andiamo al catechismo”. Anche altri due studenti hanno raccontato del loro Natale. “Noi veniamo dall’Albania e fino a qualche tempo fa c’era un governo che vietava anche il solo pensare alla religione. Guai se uno osava pregare o anche solo pensare alla religione. C’erano pene severissime. Perciò noi siamo credenti ma non praticanti. Io credo che esiste un unico Dio, lo stesso
per tutti”. I ragazzi nel corso della recita hanno intonato delle bellissime canzoni, molto significative, come ‘Imagine’ di John Lennon, ‘Lo scriverò nel vento’, ‘Goccia dopo goccia’, ‘A Natale puoi’ e recitato delle bellissime poesie, anche in napoletano. L’originale evento si è concluso con l’intervento della dirigente Rubino: “Mi complimento con gli alunni e le loro insegnanti per aver puntato l’attenzione oggi su dei valori che fanno parte del vivere civile, siete tra l’altro nella comunità
giusta dove poterli mettere in pratica. Se ci pensate bene la scuola è una delle poche comunità che per fortuna non è cambiata nel tempo, dove bisogna per forza incontrarsi. Possiamo fare shopping on line o utilizzare la rete per tante cose, ma la scuola non può farsi diversamente e solo incontrandosi si può mettere in pratica quei valori di cui avete parlato oggi”.
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