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SESSA AURUNCA – Sasso verso la sfiducia? Tentativo fallito

SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Fallito il tentativo di quella parte del Partito democratico sessano, capeggiato dal consigliere regionale Gennaro Oliviero, di mettere alle strette il sindaco Silvio Sasso. La mozione di sfiducia presentata dall’opposizione consiliare, proprio su impulso della maggioranza dissidente, è stata ritirata da Alberto Verrengia e Mario Truglio che prima degli altri si sono resi

conto di non potersi rendere complici di ‘giochi di palazzo’ manovrati dagli avversari politici (gli olivierani ndr) solo per i loro scopi politico-elettorali. Al momento restano le firme di Luigi Tommasino, capogruppo di ‘Nuovo Patto Aurunco’, e di Emilio Pecunioso di ‘Ora’. Intanto, ci si chiede: dove sono le altre firme? Secondo indiscrezioni la mozione doveva essere sottoscritta dai quattro dell’opposizione

e dai sei della maggioranza. Ma dove sono finiti i dissidenti della maggioranza? Stanno forse attendendo le mosse di Massimo Schiavone che potrebbe, nelle prossime ore, trovare una nuova collocazione dopo essere stato ‘liquidato’ di punto in bianco da Luigi Bosco? Silvio Sasso intanto è in attesa. Quello che andava fatto è stato fatto. Il destino di questa amministrazione comunale è sicuramente

nelle mani dei dissidenti. Saranno loro a decidere se questo mandato legislativo ha ancora ragione di continuare o meno. Intanto la fascia tricolore è serena, lo ha dichiarato apertamente ai microfoni di ‘Macronews’: sosterrà De Luca a cui si sente affine, ma è chiaro che il suo elettorato prenderà le distanze da chi

decreterà la fine anticipata del suo mandato sindacale o comunque da chi ha minato la stabilità e gli equilibri dell’amministrazione da lui guidata. Chi ha, dunque, il coltello dalla parte del manico?

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