Disagi & Cronaca cittadina

SESSA AURUNCA – CAB, ‘mazzata’ per gli operai stagionali: rischiano di non ‘scendere’ a lavorare

SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – I lavoratori stagionali del Consorzio Aurunco di Bonifica rischiano di non andare a lavorare per questa imminente stagione primaverile. La notizia è arrivata direttamente dalla Regione, in particolare dal commissario straordinario Giuseppe Testa del CAB insieme a Gianni Maisto e del Consorzio Napoli-Volla, ma anche avvocato dell’Avvocatura regionale, che stamattina ha incontrato i rappresentanti sindacali provinciali e regionali della Fai-Cisl e Flai-Cgil. La delibera

con la quale la Regione Campania approva il trasferimento funzionale del CAB al Consorzio Napoli-Volla fino al 31 maggio 2018 ed il prelievo di 500mila euro dal fondo di riserva regionale che possa consentire lo svolgimento dei servizi necessari nel territorio aurunco non bastano a coprire anche la spesa del pagamento degli stipendi degli stagionali. Questa è la brutta notizia. Purtroppo, secondo quanto riferito da Testa, nessuno

può prendersi la responsabilità di assumere gli stagionali senza una copertura finanziaria. I 500mila euro, infatti, serviranno solo a coprire il servizio di bonifica del territorio, la manutenzione degli impianti molti dei quali mal funzionanti ed altri addirittura completamente in disuso, ed il pagamento di tre mensilità dei dipendenti fissi, sia di quelli che lavorano presso gli uffici di Sessa Aurunca che quelli che si trovano negli impianti. Tutti i dipendenti assunti a tempo indeterminato e che ogni giorno si recano al lavoro, pur non percependo lo stipendio da più di 42 mesi, potranno usufruire di tre mensilità fino al 31 maggio. La cifra degli stipendi dovrebbe ammontare a circa 250mila euro. I restanti 250mila serviranno per la bonifica

e la manutenzione, questo almeno è quanto emerso dall’incontro di stamane con Testa. Dunque, gli stagionali rischiano proprio di non essere contattati per l’assunzione temporanea. Una vera ‘mazzata’ per le loro speranze ancora una volta vanificate. “Questa è la cronaca di una morte annunciata- ha dichiarato Ferdinando Capozio, uno degli stagionali che in questi mesi ha avuto il coraggio di portare avanti

la sua battaglia senza alcuna remora-. Quando abbiamo scioperato l’ultima volta a Baia Domizia all’impianto di Macchine Vecchie e poi ci hanno chiamati dicendo che sarebbe stata trovata una soluzione, proprio questo era il mio timore: che fine avremmo fatto? Siamo finiti ormai, questa è la dura realtà”.

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