Cronaca nera

SESSA AURUNCA – Aggredisce cane a sassate, si scontra con i poliziotti: dopo il Tso finisce in carcere, ieri il provvedimento

SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – E’ stato arrestato e condotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere su disposizione del pubblico ministero il giovane africano K.A., precisamente originario del Gambia, che nei giorni scorsi colto da un raptus

 

di follia ha ucciso a sassate un cagnolino dopo aver inveito contro l’auto dei vigili urbani ed essersi scontrato corpo a corpo con due poliziotti del commissariato di pubblica sicurezza di Sessa Aurunca. Il giovane, dopo la colluttazione, era stato sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio ed ora sono scattate per lui le manette. Il provvedimento di carcerazione è stato eseguito dagli agenti di polizia sessani. Ricordiamo che i fatti si sono registrati qualche giorno fa in una campagna sita nella zona periferica di Sessa Aurunca, in prossimità del noto Ponte Ronaco. Il ragazzo aveva colpito a sassate il cagnolino presente nel cortile di un’abitazione di campagna. Quando la padrona di casa è uscita fuori sentendo i lamenti del suo cane si è ritrovata di fronte un giovane di colore con gli occhi talmente spiritati da sembrare in preda ad un esorcismo. L’uomo ha iniziato a lanciare sassi anche contro la malcapitata che colta dallo spavento si è barricata in casa con i suoi bambini. Poco prima, l’uomo, aveva già infierito senza alcun motivo contro alcuni agenti

 

di polizia municipale di Sessa Aurunca, ferendone uno e prendendo a testate l’auto dei vigili. Per fortuna solo il tempestivo intervento di due agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Sessa Aurunca ha scongiurato una tragedia. I due poliziotti, del turno pomeridiano, sono intervenuti non appena è giunta la telefonata di emergenza della donna. Non appena sono giunti sul posto l’uomo si è dato alla fuga nelle campagne saltando muri di cinta del ponte Ronaco anche

 

alti tre metri. I poliziotti non si sono arresi è ne è nato un inseguimento nel corso del quale anche gli agenti hanno scavalcato muri e messo a repentaglio la loro vita attraversando zone impervie. L’uomo nella fuga continuava a lanciare sassi fino a quando non è stato raggiunto dai poliziotti e bloccato. Ne è nata una colluttazione nel corso della quale gli agenti hanno riportato alcune ferite guaribili in dieci giorni, ma alla fine sono stati loro ad avere la meglio ammanettandolo.

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