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SESSA A. / CELLOLE – Videosorveglianza e sicurezza: la dura accusa di Calenzo e Di Leone dopo la perdita del finanziamento

SESSA AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Videosorveglianza: dopo i continui furti e raid che hanno messo in ginocchio la comunità aurunca e quella cellolese i cittadini chiedono con insistenza sull’intero territorio la presenza di un impianto che possa garantire la sicurezza. Nei giorni scorsi, precisamente domenica a San Castrese, il Forum delle Associazioni, presieduto da Giovanni Fasulo, ha tenuto un’assemblea alla presenza del sindaco Sasso e dei consiglieri di opposizione Verrengia e Tommasino

per discutere proprio della necessità di avere a disposizione strumenti che garantiscano l’incolumità dei cittadini sia di giorno che di notte. Scoprire che sia Sessa Aurunca che Cellole sono tra i pochi Comuni che non hanno presentato il progetto per la videosorveglianza è stata una doccia fredda per i cittadini. Il Decreto Sicurezza prevede, infatti, la possibilità di stipulare un patto per l’attuazione della sicurezza urbana tra Comuni e Prefettura. Ogni Comune ha l’obbligo di presentare un progetto degli impianti di videosorveglianza rispetto ai quali è stato predisposto dal Governo un finanziamento di 3,65 milioni di euro. A quanto

pare sia Cellole che Sessa Aurunca, però, pare non abbiano presentato alcun progetto, rinunciando al finanziamento. Dopo le sollecitazioni continue da parte del capogruppo di Generazione Aurunca, Alberto Verrengia, rivolte al sindaco Sasso sul tema sicurezza, arriva anche il commento alquanto critico dell’ex vicesindaco della giunta Tommasino, Italo Calenzo, e per Cellole del ‘Comitato Civico Cellolese’, nella persona di Guido Di Leone. “Assurdo constatare- afferma Calenzo- che l’amministrazione Sasso non aderendo all’iniziativa del Decreto Sicurezza abbia escluso clamorosamente il nostro

Comune dai fondi”. Sulla stessa falsariga Di Leone che chiede all’amministrazione comunale cellolese una maggiore attenzione rispetto a tale problematica. “A Cellole abbiamo un impianto di videosorveglianza, ma non è sufficiente a coprire tutto il territorio dove continuano a registrarsi furti in maniera indiscriminata. Mi sarei aspettato da parte dell’amministrazione Compasso un’attenzione in più affinché potesse essere potenziato il sistema di videosorveglianza”.

 

 

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