Disagi & Cronaca cittadina

SESSA A./ CELLOLE – Scia biancastra in mare, Cioffi scrive alle istituzioni: chiediamo lumi

SESSA AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Il presidente del Comitato Tutela Mare e Territorio di Baia Domizia, Alessandro Cioffi, ha inviato una pec questa mattina al Procuratore della Repubblica, dott.ssa Maria Antonietta Troncone, al Prefetto di Caserta, al Commissario Prefettizio
del Comune di Cellole, al Sindaco del Comune di Sessa Aurunca, al Comando della Polizia Locale del Comune di Cellole, alla Stazione dei Carabinieri del Comune di Cellole, alla Stazione

dei Carabinieri
del Comune di Sessa, al Comando della Capitaneria di Porto
di Pozzuoli, per segnalare alcuni episodi legati alle acque marine del litorale domizio. “Come di consueto, da molti anno a questa parte, il mare non è proprio il massimo. Un peccato, perché sino a pochi giorni fa le acque di Baia Domizia sono state limpide- scrive Cioffi-. Poi, l’arrivo di una scia schiumogena biancastra (a volte giallastra) ha

regolarmente scandito le mattinate dei bagnanti nell’ultima settimana. L’orario è più o meno sempre lo stesso: intorno alle 11 e sino alle 12 vi è il passaggio di questo strato di schiuma che, al momento, non è stato ancora classificato. L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (Arpac) aveva analizzato le acque del nostro mare. I dati erano a loro dire soddisfacenti, con l’80% del litorale che veniva classificato come ‘eccellente’. Per quanto si vede in effetti,

a giugno ed inizio di luglio, il mare è stato ‘quasi’ sempre cristallino. Successivamente, diversi Comitati come il nostro hanno cominciato a segnalare l’inquinamento che arrivava dai canali, rispettivamente nei tenimenti di Sessa Aurunca e Cellole, oggetto

di sversamenti illeciti da parte di ignoti. La situazione è diventata critica ed è stata attenzionata anche dalla III Commissione Regionale ‘Terra dei Fuochi’ tramite il presidente Zinzi. Da dove proviene la scia bianco-giallastra

resta un mistero. Qualcuno su Facebook posta video che inquadrano gli schiumogeni nella zona del basso Lazio e che le correnti porterebbero fino a Baia Domizia. Altri sono convinti che gli sversamenti nei canali (come quello Trenta Palmi) arrivino al mare

attraverso il Garigliano senza essere filtrati dai depuratori. Altri ancora affermano che la causa principale sia il sovraffollamento del litorale in queste settimane di pienone turistico, ma non siamo a Agosto dove la massa di

villeggianti affluisce preso Baia. Qualunque sia la risposta, credo che i bagnanti, i proprietari e i villeggianti di Baia e di tutto il tratto di costa interessato, meritino un responso definitivo. Non si possono più difendere gli interessi di qualcuno a spese della collettività e dell’immagine di una località che solo negli ultimi anni

ha cercato di rinascere dalle ceneri della devastazione post-terremoto. Il popolo è indignato oramai, e le istituzioni non riesco a fare fronte a tale disagio. Attendiamo urgenti risposte in merito. A tutte le istituzioni l’onere della verità”.

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