Disagi & Cronaca cittadina

SESSA A. / CELLOLE – Compasso incontra gli agricoltori, scoppia la polemica tra operai CAB e sindacati

SESSA AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – La visita della sindaca di Cellole, Cristina Compasso, presso l’impianto idrovoro di Baia Domizia di località ‘Macchine Vecchie’ e di proprietà del Consorzio Aurunco di Bonifica, nel corso della quale c’è stato un confronto con gli agricoltori, le cui campagne si stanno impantanando a causa del blocco dell’impianto stesso, ha scatenato alcune polemiche tra gli ‘addetti ai lavori’. I dipendenti del Consorzio, che ormai avanzano

circa 43 mensilità e che per questa ragione hanno deciso di scioperare, si sentono oggi più che mai danneggiati e beffeggiati. Rischiano, infatti, una denuncia da parte del Prefetto di Caserta per ‘la violazione della normativa in materia di sciopero’ e per ‘interruzione di pubblico servizio’. A sostegno dei lavoratori arriva Enzo Simeone del Partito di Rifondazione Comunista di Formia e Guido Di Leone del ‘Comitato Civico Cellolese’. Il primo attraverso un noto giornale on line laziale, H24 Notizie, afferma che “oggi non è più assicurato il diritto di sciopero senza limiti e condizioni di tutti i lavoratori, ma si è costretti a doverlo

elemosinare. Nulla viene invece detto a proposito delle motivazioni per le quali tali sciopero vengono indetti e cioè il peggioramento progressivo delle condizioni di lavoro e dei salari. Nel caso specifico dei lavoratori del Consorzio aurunco di bonifica ci sono ben 43 mensilità mancanti e senza che la regione Campania abbia sentito l’obbligo di intervenire. Né tanto meno ci risulta siano intervenuti – a sbloccare la situazione con forza – i sindaci e i consigli comunali dell’alto casertano e quelli del basso Lazio, nel quale il Consorzio svolge il proprio operato (in particolare Minturno, Castelforte e Santi Cosma e Damiano) (https://www.h24notizie.com/2018/10/23/cornuti-e-mazziati-da-43-mesi-senza-stipendi-rischiano-anche-una-doppia-denuncia/?fbclid=IwAR3BcdGvHe8_e7vUqkniJbBD1jAZ2EgEWiCi2d54yxcbiH7pYXbAXuNALV0). Sulla stessa falsariga anche Guido Di Leone del ‘Comitato Civico Cellolese’, che in questi anni, anche quando sedeva tra i banchi del consiglio comunale, si è sempre fatto promotore e sostenitore delle istanze dei lavoratori del CAB: “Abbiamo letto che il Sindaco è scesa accanto ai lavoratori del Consorzio Aurunco di Bonifica, anche se crediamo che non doveva recarsi

presso l’impianto di Macchine Vecchie, ma bensì prima presso gli uffici, comunque siamo felice di tale gesto. 
Poi abbiamo letto la lettera scritta al Prefetto, e a dirvi la verità, per come la leggiamo noi, non ci sembra che sia di vicinanza ai lavoratori.
Ma anzi, viene chiesto solo al Prefetto di intervenire sugli organi del Consorzio per far riattivare il servizio.
Dalle informazioni che abbiamo i lavoratori “non hanno sospeso il servizio” come dichiarato dal Sindaco, ma sono in realtà “impossibilitarti” a causa del fatto che

gli impianti sono mal funzionanti e non a norma di legge”. Le dichiarazioni di Di Leone vengono avallate anche da Emilio Forte, rappresentante sindacale della Flai-Cgil dei dipendenti del Consorzio, che dichiara: “La visita della sindaca non fa altro che alimentare le divisioni tra lavoratori ed agricoltori. Avrebbe fatto bene a presentarsi al Consorzio a parlare con i dirigenti per capire la problematica legata all’interruzione. Oltre agli stipendi arretrati, riteniamo che ci siano delle inadempienze dal punto di vista impiantistico. Non possiamo lavorare se gli impianti non sono a norma”.