SESSA A./CELLOLE – Centro di salute mentale ridotto a minimi termini, mancano personale e mezzi: scatta l’appello alle istituzioni
SESSA AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Centro di Salute Mentale di Sessa Aurunca ridotto all’osso. Da più di un anno ormai la struttura sanitaria aurunca facente parte dell’UOSM 14 non riesce più a garantire il servizio sul territorio come avveniva un tempo. La causa va ricondotta alla carenza di personale. Un disagio che si è creato da quando la struttura sanitaria di Sessa Aurunca si è distaccata da quella di Mondragone ed è stata associata, su volontà dei vertici Asl provinciali, a quella di Vairano Patenora. La singolarità e allo stesso
tempo il paradosso della situazione sta nel fatto che mentre la struttura di Vairano Patenora riesce a garantire il servizio tutti i giorni grazie alla presenza di quattro medici, sei infermieri e tre mezzi (due Fiat Panda ed un furgone) necessari per le terapie domiciliari, a Sessa Aurunca ci sono solo due infermieri ed un medico. Quest’ultimo, tra l’altro, riesce a garantire la presenza solo tre giorni a settimana, ossia il lunedì, il mercoledì ed il venerdì, perché i restanti giorni si trova a Vairano. Per cui il servizio per gli oltre cinquemila
pazienti (Sessa Aurunca ha un comprensorio alquanto vasto ndr) può essere garantito solo tre volte a settimana. I restanti tre giorni la struttura è chiusa al pubblico e in assenza di mezzi (di tanto in tanto viene messa a disposizione una vettura che solitamente si trova a Vairano) il personale dipendente non riesce neppure a garantire le terapie domiciliari. Molte famiglie degli utenti dell’UOSM 14 che afferiscono alla struttura di Sessa Aurunca (che tra l’altro risulterebbe capofila del servizio) si chiedono se si normale questa differenza
sostanziale tra i due territori. Si chiedono, altresì, se ci sia mai stata una richiesta di potenziamento su Sessa Aurunca indirizzata al primario Boninconti. E se eventualmente sia rimasta senza riscontro. I commissari cittadini di Fratelli d’Italia di Sessa Aurunca e Cellole, rispettivamente Giovanni Morrone e Pasquale Sangiorgio, hanno voluto farsi carico di questa problematica lanciando un
appello alle istituzioni locali come i sindaci e gli assessori al ramo dei Comuni interessati affinché possano farsi portavoce dell’istanza degli utenti. “Qualche anno fa presentammo un esposto alla Procura della Repubblica per questo problema, riuscimmo ad ottenere anche una macchina per garantire le terapie domiciliari. Ora a distanza di tempo si ripresenta il problema. Noi
chiediamo- affermano Sangiorgio e Morrone- in qualità di commissari cittadini di Fratelli d’Italia l’intervento dei sindaci Di Iorio e Di Leone e degli assessori competenti affinché intervengano per risolvere questo problema presso i vertici provinciali dell’Asl. I cittadini meritano i servizi, non sono chiamati solo a pagare le tasse, ma hanno bisogno anche di servizi. Poi parliamo di salute
e di persone che mentalmente hanno delle problematiche ed è giusto che ci sia un’attenzione particolare a questi soggetti fragili. Non li possiamo abbandonare a se stessi. Ci sono persone che non hanno la possibilità di raggiungere Vairano Patenora per determinate terapie e siccome c’è una struttura anche a Sessa Aurunca è giusto che usufruiscano di questa. Chiediamo alle istituzioni di intervenire in maniera definitiva”.