Disagi & Cronaca cittadina

SESSA A. / CELLOLE / CARINOLA – Canile ‘Santa Lucia’: ‘Almo Nature’ tende una lodevole mano ma i debiti restano

SESSA AURUNCA / CELLOLE / CARINOLA (Matilde Crolla) – I Comuni di Cellole, Sessa Aurunca e Carinola aderiscono al progetto di Almo Nature ‘Fondazione Capellino’ per condurre il ‘Centro Cinofilo Santa Lucia’ fuori dall’emergenza alimentare in attesa che i Comuni paghino i debiti contrattati negli anni. Dopo il primo spiraglio di luce grazie alla donazione delle 10 tonnellate di cibo fatta

nelle scorse settimane da Almo Nature ‘Fondazione Capellino’, per i settecento cani ospiti del canile si potrebbe aprire una nuova fase finalizzata a farli uscire dalla grave situazione di emergenza in cui si sono venuti a trovare e per arrivare ad una fase di assestamento che faccia trovare una famiglia al maggior numero di cani possibile e garantisca una permanenza dignitosa a chi non riuscirà a trovarne una. Il progetto

della ‘Fondazione Capellino’ non esula le amministrazioni comunali debitrici di scontare quanto prima il debito accumulato negli anni. Al contrario, si tratta di un progetto che cammina su una strada parallela a quella dell’impegno istituzionale ed amministrativo dei Comuni di Cellole, Sessa Aurunca e Carinola di pagare le somme che il ‘Centro Cinofilo Santa Lucia’ avanza. Tra l’altro, mentre il Comune di Cellole ha già versato in questi mesi due quote arretrate, Sessa Aurunca e Carinola continuano a mantenere

un debito non indifferente che ha gettato il responsabile del canile, Alfonso Roberto Bove, nello sconforto più totale. “Non ci sono più banche pronte a farmi credito e per quanto l’iniziativa di Almo Nature possa essere lodevole essa non risolve il problema dei soldi che il canile avanza dagli Enti convenzionati e che non mi permettono più di affrontare anche le spese più banali. La Fondazione, dunque, darà un contributo sicuramente, ma sei i Comuni convenzionati non intervengono noi saremo costretti

a chiudere comunque”, conclude Bove. La speranza, dunque, è che gli stessi amministratori, consapevoli che la ‘causa canile Santa Lucia’ è stata sposata anche da una Fondazione nazionale appartenente ad una importante multinazionale, saranno più spronati a rispettare il contratto di convenzione e dunque a scongiurare la chiusura della struttura.