CELLOLE – Riflessioni post Europee, Di Paolo: “Mi auspico che possa iniziare una nuova era di politica attiva e intelligente”
CELLOLE (Matilde Crolla) – Il dopo elezioni lascia sempre spazio a spunti di riflessioni politiche, soprattutto a chi come Adelmo Di Paolo si è impegnato in prima persona nel portare avanti la sua ‘battaglia’. Alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del parlamento europeo l’ex membro del direttivo del Partito democratico cellolese ha voluto chiarire la sua posizione rispetto alla scelta maturata in questo periodo. Ora che l’ALDE (Alleanza dei Liberali e Democratici Europei, rappresentata in Italia da +EUROPA) è riuscita ad aggiudicarsi la posizione di terzo grande partito al parlamento europeo (109 seggi) per Di Paolo è arrivato il momento di fare alcune riflessioni interessanti, anche rispetto all’atteggiamento degli elettori Cellolesi e pur non avendo visto la stessa +EUROPA passare lo sbarramento del 4%.
“Innanzitutto voglio ringraziare tutti coloro che si sono recati alle urne nonostante il maltempo, ed anche coloro che avrebbero voluto esprimere il loro “voto libero” ma che poi non l’hanno fatto poichè sentono ancora distante e irrilevante il voto per le europee, cosa quest’ultima che ha alimentato il vero vincitore di queste elezioni, ovvero l’astensionismo; inoltre ci tengo a ringraziare in particolar modo un amico che ha molta affinità politica col sottoscritto e che ha dato veramente tanto, seppur con pochissimo tempo a disposizione, anche in questo caso. Il voto di +Europa, per quanto a Cellole i numeri siano ancora esigui, raddoppia la sua espressione in termini percentuali nella cittadina cellolese, considerato che ci abbiamo speso solo gli ultimi 2 giorni della campagna elettorale lo consideriamo un segnale importante di voglia
di cambiamento. Il vero vincitore però a Cellole, oltre alla Lega che sfruttava chiaramente l’onda delle elezioni a livello nazionale, è stato comunque, nostro malgrado, l’astensione, un dato che va assolutamente recuperato ma lo si fa solo con un cambiamento di mentalità, poichè molti non sentono vicine le elezioni europee e la stessa Europa, ma solo per il limite immaginario creato e cavalcato dalle forze nazionaliste, soprattutto se pensiamo che i democratici in Europa, come abbiamo visto, non saranno mai battuti il cambio di mentalità risulta ormai necessario. Va detto inoltre- aggiunge Di Paolo- che l’Alde (Alleanza dei Democratici e dei Liberali d’Europa ndr) è divenuto il terzo partito in Europa, mentre il Partito Socialista
e quello Popolare (dove militano PD e Forza Italia) hanno perso entrambi molti seggi, quasi 40 a testa. Per cui non c’è modo di governare questa volta senza i liberali, inoltre che le politiche che +Europa sosteneva in Italia sono quelle che dirigeranno in parte anche l’Europa, per cui – dice il Di Polo – “continueremo a coltivare lo stesso orto fino a che non avremo li anche dei nostri rappresentanti”. Per quanto riguarda Cellole bisogna imparare a leggere tra le righe. Non bisogna fare comparazioni delle europee con le elezioni locali e le nazionali se non per analizzare le tendenze. I partiti classici a Cellole hanno dimezzato i voti rispetto alle scorse europee, Forza Italia si è dimezzata, stessa cosa anche per il Pd che però è riuscito a livello nazionale a recuperare 3, 4 punti rispetto alle elezioni degli ultimi anni. Lo stesso vale anche per Fratelli
d’Italia che a Cellole ha perso un punto percentuale rispetto alle scorse europee. Cosa che invece mi allieta molto è stato vedere che i nostri connazionali all’estero europeo, che conoscono il valore dell’ Unione Europea, hanno dato molta fiducia a +EUROPA, e lo stesso vale per il voto in Italia degli under 24. Tra l’altro, all’estero (ma anche a Cellole se andate a vedere i voti che sono almeno cominciati ad uscire) i Verdi hanno avuto un ottimo risultato, un riconoscimento alla battaglia che si sta rivelando sempre più necessaria contro il cambiamento climatico e l’inquinamento da plastica negli oceani e nei mari; di fatti +Europa ha tentato una alleanza coi verdi italiani con i quali si è però scontrata per l’arretratezza di pensiero di costoro che è tale solo nel nostro paese . A Cellole e a livello locale, per esempio, bisognerebbe prendere spunto dalle
posizioni ecologiste dei Verdi Europei, viste le problematiche della provincia detta di “terra dei fuochi” e la nostra propensione invece cellolese e locale al turismo, i quali (Verdi Europei) non sono ciecamente contro gli impianti di trattamento dei rifiuti come i nostri, anzi ! Ad Enna, per esempio, ed io l’ho visto coi miei occhi, c’era una discarica in una vallata come quella presente a Sessa Aurunca. Ebbene, si sono affidati alla tecnologia e non alle baggianate dell’ecologismo del 1900, realizzando un impianto automatizzato dove si tratta l’indifferenziato e viene lavorato con operazioni poco impattanti (in quanto quasi solo meccaniche) più del 90 per cento dell’immondizia indifferenziata, proprio quest’ultimo è infatti il grande valore di questo tipo di impianti di nuova generazione, riuscire a separare l’immondizia indifferenziata, il che, in territori poco virtuosi sulla raccolta differenziata come il nostro può essere una soluzione molto efficace. Riescono
a ricavare innanzitutto materiali riciclabili per cui rivendibili, da quelli non riciclabili ed organici producono invece il gas naturale per la produzione della corrente elettrica per l’impianto stesso. Una piccolissima parte esce come materiale intrattabile ed è quello che finisce all’inceneritore. Dunque, l’ecologia diventa un discorso interessante e non di lucro e di camorra, di opportunità, di filiera produttiva che crea un indotto e lavoro. Su questi temi bisogna parlare, anche a livello locale altrimenti rischiamo di rimanere indietro mentre l’Europa va avanti. Con i liberali in Europa la tendenza sarà questa, avremo sempre più Europa, e non meno Europa come si aspettano molti italiani e come hanno raccontato
i nazionalisti al nostro elettorato. Bisogna assolutamente entrare in questa ottica delle idee. Cominciare a fare politica in maniera seria, essere al passo rispetto al resto d’Europa e soprattutto eleggere i nostri rappresentanti, persone serie e competenti che sappiano valorizzare il nostro Paese anche all’estero per creare la vera Europa Comune. Questa deve essere la sfida. Mi auspico che anche a Cellole possa iniziare una nuova era di politica attiva ed intelligente che porti le menti a discutere ed a confrontarsi sui grandi temi”, che sono sicuramente “il lavoro insieme alla sostenibilità” conclude Di Paolo.
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