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CELLOLE – L’Ente esce dall’Unione dei Comuni, Sarno: “E’ un carrozzone politico”. Lauretano: “Forse perché non ci sono più le indennità”

CELLOLE (Matilde Crolla) – Consiglio comunale al vetriolo quello che si è svolto ieri a Cellole. Tanti e tutti di estrema importanza i punti portati all’ordine del giorno dal presidente dell’assise, Marianna Mauriello. Nonostante l’assenza dell’assessore Francesco Barretta e della consigliera Giusy Pecoraro, il civico consesso ha approvato tutti gli argomenti. La prima

discussione si è registrata tra la maggioranza e l’opposizione sul punto relativo al regolamento per la borsa di studio. “Mi sarebbe piaciuto parlarne con la delegata all’Istruzione”, ha dichiarato Lauretano. Il regolamento riguarda la consegna di una borsa di studio da parte del Comune nei confronti degli studenti più meritevoli delle scuole medie alla luce del reddito Isee e del curriculum scolastico del triennio. Ma gli animi si sono infuocati particolarmente sulla questione “regolamento Centro di Raccolta rifiuti differenziati in località Pescara”. L’opposizione, infatti, ha voluto

precisare che l’Ente comunale è già in possesso di un regolamento, approvato dall’amministrazione Barretta. La polemica, in particolare del capogruppo di ‘Cellole si rinnova’, Francesco Lauretano, era riferita in particolare a quegli assessori, come Di Meo, Marchegiano e Iovino, che già in precedenza avevano votato il regolamento ed ora ne approvano un altro. “E’ impensabile che una maggioranza non sia a conoscenza della presenza già di un regolamento sul centro di raccolta rifiuti differenziati”, ha affermato Lauretano. La maggioranza, dal suo canto, ha evidenziato che il regolamento precedente andava sostituito per delle modifiche che gli attuali amministratori hanno ritenuto necessario apportare. A spaccare il consiglio

comunale ci ha pensato la decisione della maggioranza di recedere dall’Unione dei Comuni Caserta Sud Ovest e poi la delega delle funzioni e delle attività relative alla riscossione all’ente pubblico Agenzia delle Entrate-Riscossione con la gestione della Tesoreria. Sulla decisione di recedere dall’Unione dei Comuni il consigliere Franco Sorgente ha chiesto espressamente al consiglio comunale le motivazioni di tale scelta “visto che nel luglio 2017 avevamo confermato la nostra presenza all’interno dell’Unione dei Comuni, e dunque pensavo ci fosse la volontà di rispettare quel principio di continuità con l’amministrazione Barretta”. La sindaca, Cristina Compasso, a tal proposito ha dichiarato: “Da quando mi sono insediata

sto svolgendo il ruolo di commissario liquidatore. Ci siamo resi conto che la nostra presenza nell’Unione dei Comuni non apporta alcun beneficio all’Ente ma solo oneri. Abbiamo accumulato circa 40mila euro di debiti e ci sembra il caso di uscirne, visto che ormai sono rimasti in pochi Comuni”. Anche il capogruppo Umberto Sarno ha evidenziato le spese che comporta per l’Ente la presenza nell’Unione dei Comuni. “In tutti questi anni- ha dichiarato- non c’è stato un progetto che possa aver potuto giustificare la presenza di Cellole nell’Unione dei Comuni. Si tratta di un carrozzone politico da quale è giusto uscire”. Il consigliere Modesto Verrengia ha però a sua volta replicato: “Posso essere d’accordo su questa scelta, ma

non ho a disposizione la documentazione necessaria che possa spiegare cosa sia cambiato dal 2017 ad oggi. Per quale motivo un anno fa è stata confermata la presenza ed oggi ci rendiamo conto che si tratta di un Ente inutile?”. “Viene visto come un Ente inutile quando abbiamo la pretesa di recarci lì e trovare le cose già belle e pronte- ha continuato Lauretano-. Ritengo invece che la nostra presenza poteva essere ancora un aspetto vantaggioso per l’Ente se avessimo deciso di nominare persone di buona volontà

disposte a profondere un impegno per progetti comuni. Probabilmente ne usciamo perché non sono più previste le indennità come in passato”. SEGUE ARTICOLO SULL’INFUOCATA DISCUSSIONE SULLA ‘SOGERT’.

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