SESSA AURUNCA – Violentata e marchiata con forchetta rovente, l’intervista della D’Urso ai poliziotti che l’hanno salvata

SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Il commissariato di polizia di Sessa Aurunca, ai comandi del dirigente Mario Russo, al centro dell’attenzione mediatica nazionale dopo l’importante operazione effettuata nei giorni scorsi che ha assicurato alla giustizia l’uomo, di origine rumena, resosi responsabile di maltrattamenti e sequestro di persona nei confronti della sua convivente. Ieri pomeriggio le

telecamere di ‘Pomeriggio Cinque’, il programma Mediaset condotto da Barbara D’Urso, sono state a Sessa Aurunca. Ai microfoni il dirigente Russo che ha spiegato i particolari dell’arresto dell’aguzzino e le barbarie subite dalla donna di 46 anni di Castel Volturno. Tutto è iniziato quattro giorni fa quando la vittima degli abusi e delle violenze è stata ricoverata d’urgenza presso l’ospedale ‘San Rocco’ di Sessa Aurunca dai suoi figli. La donna riportava sul corpo i segni di violenza, ferite perpetrate per mesi come ecchimosi

e tre costole rotte. La vittima, però, in un primo momento si mostrava riluttante alle domande dei medici e degli agenti di polizia di Sessa Aurunca, allertati dall’ospedale. Dunque, la squadra del dirigente Russo ha ritenuto opportuno affiancare alla vittima delle agenti donna ed una psicologa per superare la ritrosia naturale che si manifesta frequentemente in questi casi. Dunque, la donna ha poi raccontato di essere stata segretata per tre giorni in uno stanzino, di essere vittima di abusi e violenze

sessuali e psicologiche ormai dal dicembre 2017. L’uomo nel corso di un rapporto sessuale violento ha riscaldato sulla fiamma una forchetta ed impresso le rebbi incandescenti sul fianco della stessa sul fianco della donna, quasi a creare un suggello. “Ci siamo trovati di fronte al caso di una donna soggiogata nel corpo e nell’anima”, ha dichiarato il dirigente del commissariato di pubblica sicurezza

di Sessa Aurunca, Mario Russo. La polizia, dunque, in sinergia con la Procura ha tempestivamente portato a termine questa vicenda mettendo in salvo la donna evitando un epilogo drammatico ed assicurando alla giustizia il suo aguzzino.