Cultura e SpettacoloDisagi & Cronaca cittadina

CELLOLE – Una piazza a Lorenzo Montecuollo, un uomo per bene e ‘visionario’. LE TESTIMONIANZE

CELLOLE (Matilde Crolla) – Il silenzio intorno, solo il vento respira mentre il sindaco Guido Di Leone svela la targa in memoria del compianto deputato Lorenzo Montecuollo in quella che fino all’altro ieri si chiamava piazza Raffaello e che da oggi porta il nome del primo sindaco di Cellole. Ieri una toccante cerimonia ha accompagnato lo svelamento della targa e l’intitolazione della piazza. Alla presenza

dei figli di Lorenzo Montecuollo, dei nipoti, del genero e della nuora, del fratello e della cognata, dei sindaci suoi ‘discepoli’, dell’ex presidente della Provincia Riccardo Ventre, del senatore Luigi Compagna, delle forze dell’ordine, dell’associazione Carabinieri in Congedo, degli assessori Martina Izzo, Giuseppe Ponticelli, Giovanni Iovino e del consigliere delegato Fiore Renzo D’Onofrio, e dei tanti dipendenti comunali che ancora oggi lo ricordano come un papà, il sindaco Di Leone ha voluto pubblicamente

omaggiare Lorenzo Montecuollo. Dopo lo svelamento della targa tutti i presenti sono saliti in sala consiliare, quell’aula che pure porta il suo nome, ed è iniziato il toccante racconto, le testimonianze di chi lo ha conosciuto. Tommaso Martucci, Antonio Lepore, Aldo Izzo hanno ricordato il politico di ‘razza’ che è stato Lorenzo Montecuollo, ma ne hanno esaltato anche la figura personale. Un uomo tutto di un pezzo, onesto e visionario. Per Lorenzo Montecuollo Cellole era ‘Città Domizia’ ad

indicare come la sua comunità avrebbe potuto vivere non solo di agricoltura ma anche di turismo. Per non parlare del Piano Urbanistico Comunale, voluto da lui ed ancora in vigore, il centro diabetologico, il potenziamento dell’ospedale di Sessa Aurunca quando ricopriva la carica di assessore regionale alla Sanità. Lorenzo Montecuollo è stato tra i protagonisti della battaglia per l’autonomia di Cellole. Allora sedeva tra i banchi del parlamentino di Sessa Aurunca. Nel ’75 divenne

il primo cittadino della sua città. Ma ne ha fatta di strada ricoprendo cariche politiche importanti sia in Regione che nel 2001 in Parlamento. Quest’ultima esperienza vide la sua elezione nel collegio Capua-Piedimonte Matese, in un territorio non suo, eppure riuscì ad ottenere 47mila preferenze. Lorenzo Montecuollo, hanno ricordato i presenti, ha dato molto alla sua comunità e proprio per questo motivo

l’attuale amministrazione comunale non poteva non dedicargli la piazza di fronte al Comune. Commossi tra il pubblico sedevano ieri sera anche i tanti dipendenti comunali, alcuni ormai in pensione, altri ancora negli uffici dell’Ente. Erano troppo commossi per dire la loro, eppure a microfoni spenti, Anna Noviello, a nome di tutti, ci ha dichiarato con gli occhi pieni di commozione: “Lorenzo Montecuollo per noi

è stato un grande uomo. Un papà che ci ha accolti e guidati. Aveva un grande rispetto per i suoi dipendenti e noi non potremo mai dimenticare quello che ha fatto per noi. Resterà per sempre nei nostri cuori”.