Politica

CELLOLE – Elezioni amministrative, ecco i possibili scenari delle alleanze del ‘dopo-Barretta’

CELLOLE (Matilde Crolla) – Mancano ormai cinque mesi e i cittadini cellolesi si ritroveranno nuovamente di fronte ad una scelta per il rinnovo del consiglio comunale. La prematura scomparsa del sindaco Angelo Barretta ha modificato radicalmente il quadro politico: le forze in campo e quelle che al momento sembrano solo apparentemente sopite sono pronte ad una nuova competizione. Chi saranno i protagonisti della futura campagna elettorale? Sono in molti a chiederselo ed i tempi sono maturi anche per fare delle ipotesi, immaginare degli assetti politici. L’attuale amministrazione, al momento capeggiata dal sindaco

facente funzioni Francesco Lauretano, potrebbe decidere di scendere in campo compatta con i nomi che al momento occupano le poltrone del consiglio comunale. Potrebbe essere immaginata qualche leggera modifica, ma la sostanza non cambierebbe. Pensiamo ad esempio ad Anna Maria Caliendo, consigliere comunale spesso assente per motivi di carattere professionale che l’hanno portata fuori da Cellole. Il suo nome potrebbe essere sostituito con quello del fratello, Gennaro Caliendo, già candidato alle elezioni del 2011. C’è chi vocifera anche un passo indietro del presidente del consiglio comunale, Marianna Freda, a favore del fratello Federico. Ma al momento si tratta solamente di voci. Marianna Freda, tra l’altro, ha dimostrato in questi due anni di essere comunque all’altezza del ruolo che le è stato affidato dai cittadini prima e dal sindaco Barretta

poi, quando ha deciso di nominarla presidente al posto di Giovanni Di Meo. Quest’ultimo quasi sicuramente non farà più parte di questa coalizione. Le vicende dell’ultimo anno lo hanno allontanato dalla squadra di cui faceva parte. Gli attriti interni lo hanno spinto a rassegnare le dimissioni da presidente del consiglio comunale, portandolo fuori dal gruppo ‘Siamo Cellole’ su decisione proprio di Barretta. Da allora Di Meo non si è più presentato in consiglio comunale, se non in qualche sporadica occasione. Di Meo ha la politica nel sangue, dunque potrebbe decidere comunque di scendere in campo, ma risulta difficile immaginarlo al fianco di Francesco Lauretano. Il sindaco facente funzioni, avvocato ed assistente universitario, potrebbe essere il primo

candidato sindaco certo. La politica Lauretano la fa da tempo. Ha mosso i primi passi al fianco di Antonio Lepore, dal quale ha preso poi le distanze negli ultimi anni. Molto probabilmente da giovane ambizioso qual è cercava un posto al sole che al fianco di Lepore gli sarebbe stato difficile ottenere. E non a caso la scelta di muoversi da solo con il supporto del farmacista Luigi Mascolo è stata vincente. Lauretano non solo ce l’ha fatta, scegliendo un’alleanza con il ‘cavallo vincente’, ma entrando in consiglio comunale è stato nominato vicesindaco ed assessore alle Finanze. In questi due anni di amministrazione è stato un valido supporto per Barretta. Ma, ci si chiede, se Lauretano possa essere in questo caso elemento aggregante per la sua attuale maggioranza come lo era Barretta. Dunque, alla luce di tutto questo si delineano due ipotesi: Lauretano potrebbe tanto trovarsi

contro il suo ‘maestro politico’ Tonino Lepore, tanto si potrebbe immaginare di vederlo al suo fianco. Infatti, si vocifera che la vecchia squadra politica composta da Lepore, Izzo e Martucci potrebbe decidere di scendere nuovamente in campo. Nel 2016 non c’è stato modo di mettere in piedi la lista, all’ultimo momento gli equilibri già precari si sono spezzati. Ma ora c’è più tempo. In questi anni non hanno mai appeso le ‘scarpette al chiodo’. La presenza di Tonino Lepore a Sessa Aurunca nella sede di ‘Nuovo Patto Aurunco’ come accompagnatore del parlamentare Carlo Sarro la dice lunga. Se, dunque, Lauretano non dovesse riuscire a chiudere la lista con l’attuale maggioranza non si esclude che potrebbe pensare ad un’alleanza con Lepore e Martucci. Questa ipotesi pare non dispiaccia neppure a Mascolo. In questo contesto si inserirebbe

anche Lino Romano, avvocato penalista cellolese, già in passato presidente del consiglio comunale e mancato consigliere nelle elezioni del 2011 nella lista capeggiata da Aldo Izzo. Intanto, dalla parte dell’opposizione si può ipotizzare una candidatura a sindaco del capogruppo Guido Di Leone, che ci riproverebbe dopo la sconfitta della volta scorsa, avendo alle spalle ora un bagaglio di esperienza consolidato rispetto al passato. Tra l’altro, la vicinanza al presidente della Provincia, Giorgio Magliocca, e ai consiglieri regionali Massimo Grimaldi e Gianpiero Zinzi, rappresentano per lui un punto di forza non indifferente. Tale vicinanza politica, che comunque ha lasciato inalterata la natura del ‘Comitato Civico Cellolese’, gli ha fatto perdere un pezzo importante nella figura di Rossella Cappabianca. Quest’ultima, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ha deciso di dichiararsi indipendente. La Cappabianca, tra l’altro, è vicina a Giovanni Zannini. Dunque, le

posizioni politiche di Di Leone e della Cappabianca sono completamente differenti. E’ pur vero che in politica tutto è possibile e non è da escludere un riavvicinamento, anche se al momento l’ipotesi sembra alquanto lontana. Un dato è certo: Di Leone questa volta non può permettersi passi falsi. Deve lavorare per costruire una squadra vincente e competitiva. E’ da escludere un’alleanza con Tonino Lepore. Il ‘Comitato Civico Cellolese’ nasce per rompere definitivamente con il passato. Oggi come nel 2016 l’obiettivo di Di Leone e del suo gruppo è sempre lo stesso. Non si esclude l’ipotesi che possa raccogliere i consensi di quella parte di elettorato che lo ha rivalutato negli ultimi anni o che ha preso le distanze dal modus operandi dell’attuale amministrazione. Non

si esclude, dunque, anche un’alleanza che rafforzi l’idea di una lista di rinnovamento. C’è poi tutta una fascia di elettorato da non sottovalutare, quello composto dal commercialista Valerio Mozzillo, che pare abbia già radunato le ‘truppe’ pronte a scendere in campo, ovviamente escludendo qualsiasi alleanza con chi deciderà di fare gruppo con la vecchia squadra amministrativa di Lepore e company, dagli architetti Giovanni

e Salvatore Freda, dal commercialista Albino Bisecco, dai ‘comunisti’ come Damiano e Freddy Verrengia. Cosa faranno, come si posizioneranno? Tante le ipotesi. Sicuramente si prevede per Cellole un periodo di grande fibrillazione.