TEANO – Emergenza potabilità acqua, Di Benedetto: un falso allarme non ancora ‘smentito’
TEANO (Antonio Migliozzi) – Il gruppo consiliare Futura, rappresentato in Consiglio comunale dell’ex sindaco Nicola Di Benedetto, ha così commentato il problema idrico che in questi giorni si sta verificando in Teano. “EMERGENZA POTABILITÁ ACQUA: NATALE COL BRIVIDO – Abbiamo sperato che, per mera dimenticanza – visto il trambusto generale -, l’Ordinanza con cui si sarebbe dovuto revocare il DIVIETO ASSOLUTO D’USO DELL’ACQUA PER SCOPI POTABILI E ALIMENTARI non fosse stata pubblicata ufficialmente ma fosse stata almeno resa nota, in modo informale, ai tanti cittadini pronti a trascorrere il Natale con i loro cari.
Abbiamo fatto qualche domanda in giro, ma nessuno ne sapeva e ne sa niente. Nessuno aveva ed ha un minimo di informazione.Ci auguriamo che, a posteriori, si possa raccontare di un falso allarme e che si possa maledire la paura che ha fatto tremare i polsi e consigliato scelte azzardate.
Rimane comunque la certezza che QUANTO ACCADUTO ABBIA REALMENTE DELL’INCREDIBILE.Chi ha redatto e firmato la famigerata Ordinanza n.98 del 23/12/2019, TUTTORA VIGENTE, ha potuto farlo perché si è avvalso di un potere straordinario concesso dalla legge SOLO NEL CASO DI EMERGENZE SANITARIE O DI IGIENE PUBBLICA. Proprio queste parole sono riportate nel Testo Unico degli Enti Locali e sono state trascritte quasi per intero nella famigerata Ordinanza. Tutto questo significa che c’era e c’è ancora oggi su tutto il nostro territorio comunale UN’EMERGENZA CHE METTE A RISCHIO LA SALUTE DEI CITTADINI.
Ebbene a fronte di una situazione di questo tipo, ci chiediamo quali e quanti controlli siano stati disposti e svolti dalla nostra Polizia municipale, a cui il Sindaco ha affidato l’onere di vigilare sul rispetto di tale divieto d’uso. Inoltre ci sembra lecito chiedere se i responsabili del P.S.A.U.T. siano stati avvisati per evitare l’utilizzo dell’acqua in ambito sanitario, se l’Ordinanza sia stata trasmessa ai Carabinieri per chiederne la collaborazione per i dovuti controlli, se siano stati avvertiti i commercianti – specie i titolari di bar, pizzerie, ristoranti -, se siano stati allertati i competenti uffici dell’ASL per supportare i nostri Vigili e difendere
la salute pubblica, se sia stata avvisata la Prefettura di Caserta e tutti quegli Enti che potevano e possono fornire il loro supporto per affrontare e, se possibile, per risolvere con determinazione e celerità un’emergenza così potenzialmente insidiosa e complicata, se sia stata organizzata una task force comunale che potesse e possa informare in modo capillare la popolazione preoccupata e fornire la necessaria assistenza, se sia stata attivata la filiera del sistema di protezione civile per intervenire in modo risoluto.
Tutto questo sembrebbe che non sia accaduto. La vita quotidiana della Città si è svolta e continua a svolgersi con la stessa frenesia del Natale degli anni scorsi, COME SE L’EMERGENZA FOSSE SOLO SULLA CARTA MA NON NEI FATTI. Il tutto è veramente paradossale e tragicomico. La legge viene invocata ma poi volutamente ignorata. I cittadini vengono prima spaventati e poi tenuti all’oscuro nell’incertezza più totale. Prima sono richiesti (a chiacchiere) i controlli e poi non si organizzano. Non ci sono parole.
Questo è il tipico esempio di burocrazia deleteria: le carte devono stare a posto poi tutto il resto non importa. Viste le tante ordinanze di (finta) chiusura di tratti stradali per frane (dal momento che le barriere predisposte per sbarrare il transito erano in realtà fatte apposta per permettere il passaggio), qualcuno potrebbe rassicurare la gente che la revoca di queste ordinanze è stata fatta solo dopo aver tecnicamente verificato l’impossibilità di un nuovo fenomeno franoso e non dopo aver semplicemente rimosso la terra dalla sede stradale? In altre parole è possibile pubblicare le perizie dei tecnici che attestano la stabilità dei cigli stradali? È possibile pubblicare le Ordinanze con cui ai proprietari dei terreni franati è stato intimato di verificare e garantire la sicurezza?”.
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