SESSA AURUNCA – Sessa Aurunca accoglie gli studenti giapponesi della Ritsumeikan University: un ponte culturale con il Giappone
SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Sessa Aurunca accoglie gli studenti giapponesi della Ritsumeikan University: un ponte culturale tra Sessa Aurunca e Giappone
Dal 14 al 17 ottobre Sessa Aurunca è diventata protagonista di un significativo scambio culturale internazionale, ospitando un gruppo di studenti giapponesi del Dipartimento di Gastronomia dell’Università Ritsumeikan. La visita rientra nel progetto di collaborazione che la Città di Sessa Aurunca ha con l’Università “L’Orientale” di Napoli e rappresenta un importante momento di valorizzazione del territorio aurunco.
L’iniziativa, promossa e coordinata dal Comune di Sessa Aurunca, ha visto la partecipazione attiva di realtà locali e delle comunità vicine di Mondragone e Roccamonfina, in un’ottica di sinergia territoriale e promozione condivisa delle eccellenze enogastronomiche, culturali e paesaggistiche del territorio.
Gli studenti, guidati dal prof. Masayoshi Ishida e accompagnati dal sig. Naoto Imai, ambasciatore del vero espresso napoletano in Giappone, stanno vivendo un’esperienza immersiva tra le tradizioni, i sapori e le bellezze storiche dell’Alto Casertano e di Sessa Aurunca in particolare.
Questa mattina, presso la sede municipale, il gruppo è stato accolto dal Sindaco Lorenzo Di Iorio, che ha sottolineato il valore dello scambio culturale come strumento di conoscenza reciproca e di promozione turistica.
«Accogliere giovani studenti provenienti dal Giappone – ha dichiarato – è un segno tangibile della vocazione internazionale della nostra città e della volontà dell’Amministrazione comunale di aprire nuove vie di dialogo e collaborazione. Queste esperienze rappresentano un’occasione preziosa per far conoscere la ricchezza del nostro patrimonio e per sviluppare nuove opportunità di turismo culturale».
L’iniziativa ha riscosso grande interesse anche tra gli operatori del settore, confermando come Sessa Aurunca, insieme alle realtà limitrofe, possa proporsi come un modello di ospitalità e promozione integrata del territorio.
