Cultura e Spettacolo

SESSA AURUNCA – Lucilio Rizzo jr a ‘Tù sì que vales’, supera il turno e fa pace con Rudy Zerbi

SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Si ripresenta dopo due anni, dopo quel famoso ‘scontro’ verbale con Rudy Zerbi. Questa volta vuol dimostrare di essere cresciuto, non solo di essere maturato e disponibile ad accogliere le critiche, ma anche professionalmente

ed artisticamente. Lucilio Rizzo junior, aurunco doc, è un giovane di 26 anni, studente di recitazione e doppiaggio, che la scorsa settimana, nel corso della puntata del programma in onda su Canale 5 ‘Tù sì que vales’, ha incantato il pubblico presente con la sua performance

aggiudicandosi il sostegno di Sabrina Ferilli, di Jerry Scotti e di Teo Mammuccari. Solo Maria De Filippi e Rudy Zerbi ancora una volta hanno storto il naso…forse solo per una sorta di pregiudizio nei confronti del giovane aurunco, visto l’infuocato incontro di due anni fa. Lucilio

ha cantato e suonato la chitarra esibendosi nella meravigliosa canzone di Fabrizio De Andrè ‘Il sogno di Maria’. “Se chiudo gli occhi penso a De Andrè”, ha dichiarato Belen Rodriguez…ed è stata un po’ la sensazione di tutti i telespettatori. Grazie alla sua esibizione ed alla

maturità raggiunta Lucilio Rizzo jr è riuscito a passare il turno e a suggellare la pace con Rudy Zerbi con un caloroso abbraccio. Ma chi è Lucilio? E’ un giovane di 26 anni con la passione per la musica. Ha iniziato a studiare la chitarra nel 2015 da autodidatta, chiedendo di tanto in tanto consigli al papà e al fratello. Il suo obiettivo è sempre stato

quello di suonare canzoni di De Andrè, autore per il quale nutre una grande passione sin da piccolissimo. Due anni fa subentra anche la passione per il pianoforte, anche in questo caso lo impara da autodidatta. Ha composto nel corso del tempo più di novecento sonate. La sua

caratteristica è quella di utilizzare per il pianoforte la mano destra e di portare il tempo con la sinistra. Motivo per il quale ha dovuto fronteggiare diverse critiche, nonostante qualcuno gli abbia riconosciuto una certa inventiva ed arte dell’improvvisazione. “Le critiche di due anni

fa mi hanno fatto capire che ci vuole umiltà…ed il risultato è stato quello di quest’anno- ci confessa-. Mi ero illuso di essere un nuovo Mozart, anche se tutto a ciò che ho realizzato ci credo fermamente. Non so se in me c’è un genio o meno, non so di avere talento, ma ritengo che le

melodie che ho realizzato siano molto interessanti. Insomma, mi piace ascoltarmi”, spiega. Siamo certi che sia piaciuto ascoltarlo anche al grande pubblico che con il 58 per cento dei voti ha fortemente voluto che ‘passasse il turno’. E chissà che Lucilio non sia un altro dei giovani talenti emergenti che portano alto il nome della terra aurunca!