Cronaca nera

SCANDALO ASL – Nei guai imprenditori, medici e dipendenti per corruzione e truffa ai danni dello Stato

CASERTA / SANTA MARIA / CASTEL VOLTURNO – In queste ore il NAS di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per 17 persone (di cui 14 restrittive) per imprenditori, medici, faccendieri e dipendenti ASL della stessa provincia responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al falso, alla ricettazione, alla corruzione e alla truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. L’ordinanza   di custodia  cautelare è stata emessa  dal G.I.P. del Tribunale  di Santa Maria  Capua Vetere,  su richiesta  della Procura  

della Repubblica, nei confronti   di  17  persone   (di  cui  5  con  custodia   in  carcere,   9  agli  arresti   domiciliari,    3  obblighi   di presentazione   alla p.g. e interdizione  dalla professione  medica),  a vario titolo,  coinvolte  in un’associazione    a delinquere  dedita  alla commissione   di truffe  ai danni del Servizio  Sanitario  Nazionale   (S.S.N.),  attraverso  la spedizione  di false  ricette  mediche  per costosi  esami  di laboratorio,  commesse  anche  grazie  alla connivenza corruttiva  di alcuni  dipendenti  dell’ ASL di Caserta.

L’indagine   trae  origine  da una segnalazione   inviata  ai Carabinieri  del N.A.S.  di Caserta  da parte  del Direttore  Generale   dell’ A.S.L.  di  Caserta  nella  quale  veniva  evidenziato   che  un  medico  di base  di Castel Volturno  aveva  generato  una spesa farmaceutica   a paziente  pari ad € 808,33  rispetto  alla media  aziendale  di € 167,00.

L’ordinanza   rappresenta   l’epilogo   di una complessa  attività  investigativa   che già nel mese  di marzo del 2018 aveva  portato  all’esecuzione   di un’ordinanza   di custodia  nei confronti  di un farmacista,   un medico di  base  (coinvolto   anche  nel filone  d’indagine   oggetto  dell’odierna   ordinanza)  ed altre  3 persone,  anche  in quel caso  dedite  ad una  serie  di truffe  ai danni  dell’ ASL  di Caserta  mediante  la spedizione   di false  ricette mediche  per prescrizioni   di farmaci  intestate  a pazienti  inesistenti,  deceduti  0 che ne avevano  disconosciuta la paternità.

Le   indagini   consentivano    anche   di   far   emergere   un’illecita    commercializzazione     verso   paesi extraeuropei   delle  confezioni  di farmaci  private  delle fustelle.  Queste  ultime,  infatti,  venivano  illecitamente applicate   alle  false  ricette  e  dunque  it  costo  dei  rispettivi   farmaci  veniva   successivamente    addebitato   in maniera  fraudolenta  al Servizio  Sanitario Nazionale.

II  provvedimento     eseguito   nella   mattinata    odierna   corona   la  complessa    e  meticolosa    attività investigativa    dei  Carabinieri    del  N.A.S.   di  Caserta,   coordinati   da  questa   Procura,   condotta   attraverso intercettazioni   telefoniche   ed ambientali,   acquisizione   e valutazione   di copiosa  documentazione,    servizi  di pedinamento  ed escussione  di centinaia  di ignari intestatari  di ricette.

Per  analoghe  vicende, il promotore  dell’organizzazione    portata  alla luce  con  la presente  indagine  e state  raggiunto,  nel mese  di febbraio  2019,  da altra ordinanza  di custodia  cautelare  per corruzione  elettorale nella  scambio  politico/mafioso.

Dall’attività    investigativa   è altresì  emerso  che  i responsabili   dei  laboratori   ed  i loro  collaboratori emettevano  una  serie  di false  certificazioni   medico  sportive  rilasciate  a timbro  e firma  di ignari  specialisti, dalle  quali  facevano   scaturire  una serie  di prescrizioni   mediche  per  esami  di  laboratorio,   determinando   un grave rischio  per i destinatari  delle certificazioni   di idoneità  sportiva  che venivano  emesse  anche  in presenza di patologie  non diagnosticate  e dunque  non certificate.

Durante  la fase investigativa,  sono state acquisite  ed esaminate  oltre 200.000  ricette,  valutati  migliaia di documenti  ed escussi  oltre 300 assistiti,  gran parte dei quali hanno disconosciuto   le ricette  loro intestate.

Per  il danno   quantificato,   in  ragione   delle  dichiarazioni   dei  pazienti   escussi,   e  state   emesso   ed eseguito,  congiuntamente   all’ordinanza,   un decreto  di sequestro  preventivo  nei confronti  di quattro  società  ed il promotore  del sodalizio  criminoso.

Gli  esiti  di  questa   attività   giudiziaria,   che  per  peculiarità,   rilevanza   e  approccio   investigativo, evidenziano    la  costante   attenzione   di  questa   Procura   nei  confronti   di  reati  che  riguardano    la  pubblica amministrazione    ed,  in  particolare,   di  quelli  che  vanno   ad  intaccare   le  già  precarie   risorse   economiche pubbliche  destinate  alle cure dei pazienti.

I destinatari  delle misure  sono:

–    custodia  in carcere:

1)    CORVINO  Pasquale  (anni 58) di San Nicola  la Strada (CE);

2)     SCHIAVONE  Pietro  (anni 40) di Mondragone  (CE);

3)    MARTUCCI  Maurizio  (anni 59) di Santa Maria Capua Vetere (CE);

4)    ALBALONGA   Leone  anni 63) di Curti (CE);

5)    PICCIRILLO   Pasquale  (anni 56) di Recale  (CE);

–    sottoposizione   agli arresti domiciliari:

1)    CAPPARELLI  Rosaria  (anni 40) di Mondragone  (CE);

2)     DE SIVO Raffaela  (anni 32) di Marcianise  (CE);

3)    IULIANO  Laura  (anni 38) di Caserta;

4)     MARRONE  Domenico  (anni 44) di Caserta;

5)     CANTELLI  Costantino  (anni 40) di Caserta;

6)    MOTTOLA  Franco  (anni 55) di Napoli;

7)    PETRICCIONE   Vincenzo  (anni 39) di Aversa (CE);

8)    RUSSO  Francesco  (anni 53) di Casal di Principe  (CE);

9)     SCIORTINO  Anna  (anni 39) di Napoli;

–     obbligo  di presentazione   alla P.G. ed interdizione  della professione  medica per: I)        BARBATO  Domenico  (anni 66) di San Nicola  la Strada (CE);

2)     RICCIO  Francesco  (anni 61) di Alvignano  (CE);

3)    PARDI  MEROLA  Emilio  (anni 62) di Santa Maria Capua Vetere  (CE).