RAVISCANINA – Ripetitore in località Pallara, il caso finisce in Regione: Borrelli interroga l’assessore all’ambiente (IL DOCUMENTO)
RAVISCANINA (Francesco Mantovani) – Impianto radio base per telefonia in località Pallara, il caso finisce in Regione. Il consigliere Francesco Emilio Borrelli interroga l’assessore Fulvio Bonavitacola. Il presidente del gruppo consiliare ‘Campania Libera – P.S.I. – Davvero Verdi’ chiede all’assessore delegato all’ambiente di verificare la correttezza amministrativa delle procedure adottate dalla giunta comunale di Raviscanina che con delibera numero 23 del 21 febbraio scorso ha approvato un contratto con Wind Tre s.p.a. per la locazione ad uso non abitativo di una stazione radio base a servizio della rete di telecomunicazione a servizio della stessa società. Borrelli fa presente che la delibera di giunta municipale, pareri di regolarità tecnica e contabile a parte, non fa alcun accenno ai fini dell’installazione dell’antenna ad autorizzazioni edilizie e paesaggistiche, né a valutazioni sull’impatto sul paesaggio e sulla salute dei cittadini esposti alle radiazioni emesse. Borrelli mette in evidenza inoltre che nel corpo dell’atto amministrativo adottato dalla giunta targata Ermanno Masiello
non si evince la potenza della stazione radio base ed il tipo di tecnologia utilizzata. Il consigliere regionale infine evidenza quello che probabilmente è l’aspetto più controverso della vicenda, ovvero il diniego della popolazione di Raviscanina in merito alla installazione di una antenna espresso nel corso di una assemblea convocata sette anni fa proprio dal sindaco Masiello. Ora – ci si chiede – perché tutta questa fretta di deliberare senza consultare nuovamente i cittadini su una questione così importante? Partendo dalla premessa secondo la quale l’iter di ridisegnazione dei confini inerenti
il passaggio da Parco Regionale a Nazionale è in fase di completamento e la località dove dovrebbe essere installata l’antenna passerà quasi certamente da Zona C a Zona B (quindi sarà ancora più tutelata), è lecito chiedersi se non sia stata proprio questa la ragione di tanta celerità nel deliberare.
Ecco il documento: