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MONDRAGONE – Mondragone come il terzo mondo? Il direttivo del Movimento Nazionale per la Sovranità indignato per i servizi di Rai 1 e La7

MONDRAGONE (Alfonso Attanasio) – IL DIRETTIVO MONDRAGONESE DEL MOVIMENTO NAZIONALE PER LA SOVRANITA interviene con un comunicato stampa: “Dopo le immagini su Storie Italiane trasmesse su RAI UNO e la trasmissione dell’”Area che Tira” trasmessa su LA7, c’è da restare basiti come, la nostra città di Mondragone, l’intero territorio della nostra città, sia stato presentato come l’ultimo dei territori, come

un territorio senza risorse, un territorio del terzo mondo, senza possibilità alcune di progresso, una Città in un territorio, dove l’unica possibilità di lavoro o di sopravvivenza dei giovani sia l’agricoltura e le mozzarelle, lavori presentati dal giornalista, come se fossero lavori di terz’ordine, denigranti ed offensivi per i giovani. L’agricoltura ( cosa che se fatta con spirito di imprenditoria, specie se incentivato o anche soltanto stimolato dalle amministrazioni, non sarebbe una cosa di second’ordine ma una grande opportunità, non un lavoro presentato come l’ultimo delle fetenzie, ma un industria senza limiti), poi

il settore caseario, anch’esso presentato come un lavoro denigrante, senza valorizzare come si dovrebbe un industria casearia che questa città e città dei territori limitrofi, sono orgoglio gastronomico mondiale. Dimenticando o oscurando l’intero litorale, non solo fonte di interessi e di introiti per gli operatori balneari che nonostante i disservizi che le varie amministrazioni hanno creato e mai risolti nemmeno oggi, fanno salti mortali per tener alto il buon nome della città, creando autonomamente nel miglior dei modi nelle proprie possibilità, benessere ai vari turisti che affezionati e cultori del nostro territorio

e della gastronomia, continuano a onorarci della loro presenza durante i mesi estivi. Cosa dire dopo un servizio del genere, Mondragone caput interesse? Mondragone caput cronaca nera? Mondragone primo nel malaffare? Mondragone PRIMO??? E’ proprio questo Mondrgaone??? Non sappiamo cosa e chi abbia spinto e consigliato un “disservizio” del genere, ma sappiamo di certo che questo non beneficia l’immagine di una città e del suo territorio. Chi ha l’onore di amministrare una città, un territorio, si deve assumere, come promesso in campagna elettorale, le responsabilità di trovare i modi di risolvere le difficoltà, organizzare con i mezzi propri l’ordine pubblico specie se non c’è l’autorità di polizia o meglio un Commissariato di Polizia. Emanare

ordinanze locali per il buoncostume, per il rispetto della legge. Ben venga comunque l’aiuto del Sig. Prefetto come richiesto dal Sig. Sindaco, anche se questa richiesta di aiuto sembra quasi una arresa, una debolezza o addirittura una incapacità di chi amministra. Lo stato di degrado e dell’avanzata della criminalità, è cosa nota a tutti i cittadini Mondragonesi, tanto che il loro malessere è cosa pubblica; in ogni locale, ogni angolo, ogni circolo, ogni persona, se interrogata, dimostra ed esterna il proprio dissenso e malessere in merito

alla mancanza di sicurezza e di controllo del territorio. Per questo motivo, il circolo locale del Movimento Nazionale per la Sovranità, già da svariate settimane, si è organizzato, dietro autorizzazione del Sig. Sindaco, ad organizzare presidi con gazebo per la petizione e la raccolta di firme per l’instaurazione di un Commissariato di Polizia a Mondragone. C’è da pensare che forse il Sig. Sindaco, troppo impegnato nei suoi compiti Istituzionali, non si è accorto che questo Movimento si stava già muovendo, proprio in merito al problema, e cioè per una maggiore presenza sul territorio delle Forze di Polizia. A questo punto vogliamo ricordare allora al Sig. Sindaco e a tutta l’Amministrazione comunale, sia di maggioranza che di

opposizione, che esiste questa iniziativa e che non deve essere il colore politico ad ostacolare iniziative valide e necessarie, indirizzate al benessere del cittadino e dell’intero territorio, per questo si invitano tutti gli Amministratori a sposare tale iniziativa, a farsi promotori, firmare, a far sentire la propria presenza ed ad invitare l’intera popolazione a contribuire alla petizione, apponendo in calce la propria firma, avvalorata da un documento valido, affinché questa iniziativa, possa essere domani, presa più in considerazione dalle Autorità competenti”.

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