Disagi & Cronaca cittadina

CELLOLE – Scorte alimentari verso l’esaurimento per i cani del ‘Centro Cinofilo Santa Lucia’, l’ultimo appello di Bove

CELLOLE (Matilde Crolla) – L’ennesimo appello, si spera l’ultimo, quello lanciato da Alfonso Bove, responsabile del canile municipale ‘Santa Lucia’ di Cellole. Già nel mese di aprile Bove annunciava la sospensione del servizio di ricovero dei cani randagi del territorio di Carinola a causa del mancato pagamento delle fatture per il servizio svolto dal canile nel territorio carinolese, ammontanti

ormai a 180mila euro. Ma i debiti vanno attribuiti anche agli altri Comuni del territorio. “I Comuni e di conseguenza i Sindaci sono i “proprietari” dei cani randagi. Se non pagano quanto dovuto da oltre 3 anni possono essere denunciati per maltrattamenti animali visto che il gestore per colpa dei mancati pagamenti rischia il fallimento? C’è tra le Associazioni serie qualcuno che può intervenire? Chiedo agli amici urgenti risposte perché a breve i cani non avranno più cibo in quanto il sottoscritto, per colpa dei comuni convenzionati, non ha più credito verso le banche ed i fornitori di mangime per cani”, questo l’appello lanciato da Alfonso Roberto Bove nei giorni scorsi. Oggi la figlia, Roberta, attraverso il suo profilo Facebook, cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica anche alla luce di alcune polemiche piombate sul padre in questi giorni. “Questo nelle

foto è l’orco, vista la mole è paragonabile a SHREK, e quelli intorno sono i suoi cani o meglio, i cani dei Comuni che non pagano- scrive Roberta-. Ho scritto a varie associazioni nazionali per chiedere aiuto ma la risposta è stata: è ricorso alle vie legali? Ha scritto al Prefetto? E’ stato fatto tutto ma evidentemente molti non sanno che la giustizia in Italia ha tempi lunghi ed intanto, i cani che mangiano in attesa? Il gestore di un canile è visto dagli amici “pseudo animalisti” come l’orco della situazione, quello che lucra sui cani per proprio interesse, anche se l’orco in questione, quando ha potuto ha aiutato diverse associazioni,

 

senza fare pubblicita’ (credo che quando si fanno azioni per il bene degli animali e degli altri non vanno pubblicizzate), anche se l’orco in questione ha adottato oltre 200 cani per non “cederli” ad un famoso lager della Campania. Ma questo le Associazioni Nazionali lo dimenticano facilmente. Si ricevono aiuti solo se mostri cani sofferenti, denutriti, cachettici, solo se si scrivono storie strappalacrime per colpire il cuore di chi legge. Purtroppo questi cani non ve li posso mostrare perchè nel nostro

canile ( nella prigione dell’orco!!!) non li abbiamo. Vi possiamo mostrare cani liberi, forse felici, sicuramente desiderosi di trovare una famiglia ma denutriti no. Si aiutano le pseudo associazioni, chi racconta di cani che hanno sostenuto varie operazioni chirurgiche con spese veterinarie paragonabili ad interventi al cuore a Houston ma, il gestore di un canile che da tre anni combatte con i Comuni per ottenere quanto sancito da regolari contratti che prevedono il pagamento delle fatture a 60 giorni, quello non

si deve aiutare perché lucra. E certo, 2 euro al giorno al cane è un bel lucrare! Specialmente quando aspetti tre anni per incassarli, se ci riesci. Penso che le nostre scorte alimentari ci permettono di sopravvivere per circa una settimana dopo non so”, conclude Roberta Bove. Si spera che nei prossimi giorni possa arrivare una risposta concreta da parte dei Comuni debitori come Cellole, Sessa Aurunca e Carinola.