CELLOLE – Pantano e abusivismo, Morlando lascia il Comune ma dona alcuni studi di fattibilità per il risanamento ambientale
CELLOLE (Matilde Crolla) – La sua presenza in Comune ha rappresentato un chiaro segnale di legalità e trasparenza fortemente voluto dal sindaco Guido Di Leone e dalla sua amministrazione. Purtroppo, però, l’ingegnere Angelo Morlando, nominato dal primo cittadino responsabile del Contrasto all’Abusivismo e all’Inquinamento Ambientale, ha dovuto lasciare il suo incarico per altri impegni professionali. Saluta il Comune di Cellole con un comunicato molto significativo, pubblicato
anche sul portale ‘Informareonline’ creato dal padre, Tommaso Morlando. “Per evidenti motivi di riservatezza e per la delicatezza dell’incarico, ho cercato di non diffondere la notizia del ruolo assunto di responsabile del contrasto all’abusivismo e all’inquinamento ambientale del comune di Cellole. Un incarico necessariamente a tempo determinato a causa dei miei impegni professionali e che si conclude oggi
con grande soddisfazione. In poco tempo è stato possibile riorganizzare gli uffici e fornire tutti gli indirizzi utili per lo svolgimento delle necessarie attività successive.
Ringrazio il sindaco, dott. Guido di Leone per la fiducia concessami; il segretario comunale, dott.ssa Maria Teresa Giugliano per la competenza e il supporto costante; il Comandante della Polizia Municipale, Capitano Pier Luigi Casale, per l’instancabile attività e presenza. Ringrazio
lo staff messomi a disposizione e gli altri colleghi comunali, nella certezza di aver fornito sempre la massima disponibilità collaborativa.
E’ stata un’esperienza costruttiva e formativa che ha necessitato di una presenza sul campo in un territorio straordinario e bellissimo, ma non meno difficile di altri del Litorale Domitio. Ho lasciato, come già fatto in passato per il territorio di Castel Volturno, una traccia anche progettuale, elaborando nel mio ruolo di responsabile (quindi rinunciando a qualsiasi compenso o rimborso spese di alcun tipo) alcuni studi di fattibilità per la riduzione dell’inquinamento ambientale
causato da scarichi (diretti e/o indiretti, non autorizzati e/o non rispettosi dei valori limite) nel reticolo idrografico.
Interventi che, ancora una volta, puntano sulla fitodepurazione e il monitoraggio dell’intero reticolo idrografico. Per quanto attiene al contrasto all’abusivismo, ho fornito immediatamente il massimo supporto alla Procura di S.M.C.V. e alla Prefettura di Caserta che già da tanto tempo operano per ripristinare la legalità e il rispetto del territorio, soprattutto nelle zone di Pantano, Fontana Vecchia e Masserie Vecchie. Il lavoro
già svolto è stato tanto, ma ancor di più è necessario operare per cambiare la mentalità di tutti coloro che credono che il Litorale Domitio sia terra di conquista dove tutto è possibile, affinchè termini una volta per tutte il modo comune di pensare che: “Niente è illegale, fino a quando non ti beccano”. Bisogna lavorare per la prevenzione; se ci crediamo, tutti insieme riusciremo a riscattare il nostro territorio”.
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