CELLOLE – La donna ai tempi del Coronavirus ed il mito di Estia, la toccante riflessione della scrittrice Sorgente
CELLOLE (Matilde Crolla) – La conosciamo per le sue bellissime storie destinate ai più piccoli, in primis ai suoi amati alunni. Sta riscuotendo un successo notevole la sua storia, edita da Amazon, ‘Atta 929 – La storia di Gaia nel formicaio’.La conosciamo per essere referente Bimed e per gli importanti riconoscimenti ricevuti.Ma Isabella Sorgente è sopratutto una donna, una mamma, che come tante cerca di convivere con l’isolamento sociale. Bellissima, commovente, toccante la sua riflessione sulle donne e sul mito di Estia. Abbiamo voluto condividerlo con i nostri lettori.
“Settima domenica da Covid19. Non credo di essere l’unica a trascorrere notti insonni, a cercare consolazione e compagnia in qualche film. Stanotte mi è andata più che bene: ho visto “Dottor T e le donne”. Ad un certo punto, la moglie del dottor T, interpretato dall’affascinante Richard Gere, si ammala della sindrome di Estia. Mi ritrovo alle quattro del mattino a fare ricerche su Google sui sintomi della sindrome e riscopro il mito di Estia, figlia di Crono, forse la meno rappresentata nelle arti come donna, ma come la fiamma che tiene sempre accesa nel tempio. Estia è infatti diversa dalle sue sorelle più intraprendenti, non insegue mete o progetti, la sua attenzione è rivolta alla sua interiorità, alla conquista della saggezza
attraverso quel punto fermo della consapevolezza del proprio essere, di intuire e di assicurare nel tempio ciò che è necessario: la fiamma da tenere sempre accesa. Questa prospettiva interiore dà chiarezza anche a coloro che entrano nel tempio… Credo ci sia qualcosa di questa dea in ogni donna che in questo momento sta tenendo accesa la fiamma nella propria casa, attraverso gesti semplici, forse scontati, come preparare il pranzo, sfornare il pane, mettere dei fiori freschi in un vaso, stendere
i panni, trovare le parole giuste per sostenere i figli bloccati nello studio, nelle prospettive professionali a causa del Covid 19. Il mio pensiero va tutte le donne: in ognuna di noi abita la dea Estia, ritrosa, silenziosa, autosufficiente, completa, perfetta come un cerchio che si chiude. Ricordiamocelo sempre…non solo l’8 marzo.
Isabella Sorgente
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