Cultura e SpettacoloDisagi & Cronaca cittadina

CELLOLE – La ‘crociata dei bambini’, scuola e Comune in marcia per accogliere la Fiaccola della Pace e dire ‘no’ alla guerre e ad ogni forma di sopruso

CELLOLE (Matilde Crolla) – Una marcia per le strade della cittadina litoranea, composta da tanti bambini, studentesse e studenti di ogni ordine e grado dell’istituto comprensivo ‘Serao-Fermi’, della scuola materna ‘Santa Lucia’ e dell’istituto ‘La Primavera’, ha animato la mattinata di oggi. Più di duecento alunni, accompagnati dai docenti, dai dirigenti Gabriella Rubino, Maria Antonietta Pellegrino, suor Vela, Paolo Mesolella dell’Istituto Alberghiero di Teano, dal Comitato Genitori, dalla polizia municipale, dai carabinieri della Forestale, dalla Polizia di Stato e dalla Protezione civile, hanno preso parte alla Fiaccolata per la Pace promossa dal Movimento per la Pace presieduto da Agnese Ginocchio ed organizzata dall’istituto comprensivo ‘Serao-Fermi’ con il patrocinio del Comune di Cellole, nella persona del sindaco Guido Di Leone

e dell’assessore all’Istruzione Martina Izzo. Striscioni, slogan, cartelloni. In ogni forma possibile bambini e ragazzi di Cellole hanno manifestato per i diritti dei bambini, per dire stop alle guerre e per mettere fine al drammatico fenomeno del femminicidio. Ogni scuola ha intonato canzoni, decantato pensieri, ballato sotto le note di Enzo Avitabile. E’ stato un momento di festa intenso ed autentico. Tutto sviluppatosi nella piazzetta adiacente l’istituto di via Moravia. E proprio in quella piazza è stato piantato l’albero della pace e una targa a ricordo di questa

giornata. Francesca, l’alunna più grande della scuola media, in rappresentanza dell’intero istituto, ha portato con sé la fiaccola, simbolo di pace. “Mi rivolgo al sindaco e all’assessore affinché questa piazzetta che non ha ancora un nome, possa chiamarsi ‘piazzetta della pace’- è stata la proposta della dirigente scolastico Gabriella Rubino-. Questa è la seconda edizione della manifestazione. La volta scorsa, nel 2019, piantammo un albero nel giardino della scuola di via Leonardo. Questa sarà piantata qui momentaneamente e poi successivamente nel giardino della scuola di via Moravia”. La dirigente Rubino ha anche ricordato che la prima edizione della manifestazione fu celebrata l’anno

prima del Covid. In quella circostanza gli studenti che oggi frequentano la prima, la seconda e la terza media, frequentavano la prima, la seconda e la terza elementare. “E’ un caso meraviglioso questa coincidenza, anche se avremmo voluto che non ci fosse proprio stata questa lunga pausa”, ha dichiarato la dirigente che ancora una volta ha evidenziato la vicinanza e la sensibilità dell’istituzione scolastica rispetto a queste tematiche. “Non appena ci è stata proposta dall’amministrazione comunale abbiamo accolto con entusiasmo questa proposta”. “Dobbiamo invitare i giovani a coltivare la gentilezza, l’empatia, il confronto pacifico. La pace non va sognata, la pace è un nostro diritto e prima di ogni cosa è un nostro dovere. Voglio fare mie le parole di Maria Montessori: stabilire la pace è opera dell’educazione, evitare la guerra è opera della politica. Noi come amministrazione insieme alle istituzioni scolastiche abbiamo puntato molto

sulla sensibilizzazione tra le nuove generazioni. Non c’è pace senza amore, non c’è pace senza libertà”, sono state le parole dell’assessore Izzo. “Vi ringraziamo per questa marcia dei diritti e dei doveri, questa marcia per la pace. Vinicio Capossela parla di ‘Crociata con i bambini’. Purtroppo noi siamo capaci di dividerci su tutto. Si fa la guerra per delle bandiere, pro Palestina o pro Israele, pro patriarcato

o pro arcobaleno. Vogliono dividerci su tutto. Ma noi non siamo un nuovo Colosseo dove si decide della vita o della morte dell’altro. Non esiste una guerra giusta, esiste solo una pace giusta che ogni giorno con tutte le nostre forze dobbiamo affermare”, ha esortato il parroco don Lorenzo Langella. “Mi inchino a voi bambini. Grazie per questa bellissima mattinata- ha dichiarato il sindaco Di Leone-. Complimenti a tutti. Sembra una parata, una cosa semplice, ma dietro c’è il mondo. Ho ascoltato alcuni messaggi. Una bambina ha parlato del diritto di giocare. Sembra una cosa strana, per voi giocare è una cosa semplice, ma molti bambini nel mondo questo diritto purtroppo non ce l’hanno. Dobbiamo dire no alla guerra, nel nostro piccolo dobbiamo dire da che parte vogliamo stare!”, ha sostenuto il primo cittadino.

“Questi sono i momenti importanti pe rendere la comunità unita- ha esordito Maria Antonietta Pellegrino nel prendere la parola-. Come diceva don Lorenzo, a volte non siamo capaci di stare uniti. Allora seguiamo l’esempio dei bambini. Oggi siamo stati un tutt’uno con le altre realtà scolastiche, senza distinzione di scuola”. Dopo la benedizione dell’albero di ulivo e della targa di memoria, Agnese Ginocchio ha preso la parola ribandendo ancora una volta in principi ed i valori della pace. “La Fiaccola della Pace viene accesa per ricordare le celebrazioni dell’80° anniversario del primo bombardamento in Italia e in Terra di Lavoro avvenuto durante la seconda guerra mondiale, le Quattro Giornate di Napoli e la memoria di Salvo D’Acquisto, martire del nazifascismo, a cui verrà dedicata la prossima edizione della Fiaccola della Pace- ha

dichiarato Ginocchio-. Bisogna educare giovani consapevoli perché siano cittadini attivi che hanno a cuore e si prendono cura del proprio territorio come del mondo che ci circonda, renderli protagonisti del cambiamento e costruttori di Pace, per dare voce a chi non ha voce, per progettare un futuro che potrà essere possibile solo se si agisce e si lavora con la parola Pace. In questo momento in cui i venti di guerra mettono in pericolo e minacciano l’equilibrio del Pianeta, diventa necessario mettere in atto tutte le azioni educative necessarie per arginare ogni forma di violenza e chiedere ancora una volta il “Cessate il fuoco” per l’Ucraina, per il Medio Oriente e per il mondo intero e bisogna partire proprio dalla scuola che rappresenta la Città del futuro, puntando sulla formazione”.