Disagi & Cronaca cittadina

CELLOLE – Commercio, Sangiorgio lancia un appello ai futuri amministratori: “Incentivate i negozianti”

CELLOLE (Matilde Crolla) – “Commercio locale, basta con una politica vecchia ed inadeguata”. A parlare è Pasquale Sangiorgio, presidente dell’associazione di commercianti ed imprenditori ‘Renovatio Cellole-Unione operatori economici’. “Una politica sempre in ritardo, quella degli ultimi anni, praticamente non pervenuta- stigmatizza Sangiorgio-. Proprio per questa ragione chiediamo già oggi

con forza che l’amministrazione che si insedierà attivi misure di emergenza senza indugio: sgravi  su Tari e/o sugli  oneri per suolo pubblico a chi  apre  nuove attività  o  a chi  assume; sgravi  Imu/Ici per chi  accorda  riduzione  di  affitti  di fondi  commerciali  fino ad arrivare   alla riduzione degli  oneri di urbanizzazione per chi fa investimenti che hanno valenza sul territorio, cioe’ per investimenti nel turismo nel commercio e nell’artigianato- continua Sangiorgio-. Ci sono strumenti

e misure concrete che rientrano nelle possibilità dell’amministrazione comunale che,  se attuate con sistematicità , possono dare ossigeno e nuovo vigore a commercianti e a chi fa impresa. I dati riguardanti le chiusure delle imprese negli ultimi anni, sono allarmanti. L’estate oramai non dura più  di 35 giorni quindi le piccole imprese e il commercio si sono viste abbandonate dalla politica centrale, ma soprattutto da quella  territoriale e regionale.

Nessun sostegno concreto in questi anni da chi ha governato, in uno scenario difficile e globalizzato che ancor di più richiederebbe e richiede, un livello altissimo di attenzione verso questo settore, che  e’  sempre stato il substrato portante dell’economia locale e nazionale.

Amministrazioni inadeguate e incompetenti, praticamente inermi di fronte ad una società economica in velocissima evoluzione, senza precedenti. Sarebbe illusorio pensare che la crisi del piccolo commercio e il turismo non dipenda in larga scala dal cambiamento radicale nella cultura mondiale dell’acquisto.

Il web e i grossi brand commerciali non hanno praticamente concorrenza, ma anche questi  ultimi sembrano disinvestire nelle nostre zone, per mancanza di marginalità!

L’acquisto su internet è un aspetto prevalentemente culturale non è originato solo dalla inevitabile  convenienza economica o dal risparmio, reso possibile anche dalla possibilità che i colossi del web hanno di fare dumping sui prezzi, grazie ad una tassazione sugli utili praticamente inesistente, rispetto  all’enorme carico fiscale e i costi strutturali che  devono sopportare i piccoli negozianti locali. E’ urgente e necessario, in chiave programmatica pertanto, ridisegnare le politiche di intervento a sostegno del commercio “tradizionale” e di chi fa impresa con strumenti innovativi.

Oggi  per un rilancio concreto del commercio e del turismo e’ indispensabile che  la nuova  amministrazione locale ripensi al  proprio ruolo, puntando sulle nostre eccellenze, sulla nostra artigianalità, e la salvaguardia delle risorse ambientali più importanti.

Solo un approccio programmatico e professionale può portare alla  risoluzione dei problemi: progetti a lungo  termine di  marketing territoriale, burocrazia più snella e riduzione dei balzelli per chi vuole investire, promuovere il turismo artistico, quality food e di accoglienza, poter puntare su una clientela itinerante, statisticamente più propensa all’acquisto. E’ una partita aperta che non e’ stata mai giocata da chi ci ha governato sino ad oggi, specie negli ultimi 30 anni”, conclude Sangiorgio.