SESSA AURUNCA – “…la chiamavano Bocca di rosa (le donne sanno che niente è perduto)”, successo dello spettacolo teatrale del laboratorio ‘Mistero Buffo’

SESSA AURUNCA – Grande partecipazione e intensa commozione hanno accompagnato lo spettacolo teatrale “…la chiamavano Bocca di rosa (le donne sanno che niente è perduto)”, andato in scena il 5 giugno 2025 presso l’auditorium dell’I.C. “San Leone IX” di Sessa Aurunca (CE). L’evento ha rappresentato il culmine del percorso intrapreso dal laboratorio teatrale permanente “Mistero buffo”, istituito presso l’I.S.I.S.S. Taddeo da Sessa, con la finalità di utilizzare la rappresentazione scenica come linguaggio trasversale al servizio dell’inclusione scolastica. Il progetto, coordinato dalla professoressa Lorenza Filantropico e

promosso nell’ambito del percorso quinquennale “Spazi altri di dialogo”, è stato realizzato in sinergia con l’associazione “San Vincenzo de’ Paoli”. La regia è stata curata dall’ esperto teatrale Gianni Maliziano che con sensibilità ed esperienza ha guidato un gruppo eterogeneo di protagonisti: trentuno studenti, i ragazzi dell’associazione e un team motivato di docenti dell’istituto, tutti impegnati in un percorso di crescita artistica ed emotiva. A sostenere il progetto, con lungimiranza e passione, il Dirigente Scolastico prof. Maurizio Calenzo, promotore di un’idea di scuola come comunità educante e generatrice di cultura inclusiva.

Il laboratorio “Mistero buffo” nasce da una visione pedagogica che riconosce al teatro un altissimo valore formativo, soprattutto perché l’esperienza scenica permette ai giovani, accedendo a mondi simbolici condivisi, di vivere la pluralità costruendo relazioni autentiche. L’allestimento dello spettacolo si è sviluppato attraverso metodologie partecipative e inclusive. Attività di drammatizzazione, mimica, lettura dei testi, narrazione e coordinamento corporeo hanno accompagnato gli studenti in un viaggio di scoperta personale e collettiva e il teatro si è così configurato come un vero e proprio “laboratorio di cittadinanza attiva”.

Lo spettacolo ha affrontato tematiche profonde e attuali come la migrazione, la violenza contro le donne, l’amore, la speranza e la fragilità umana. Alcuni studenti si sono esibiti in brani cantatie coreografie danzate, arricchendo la narrazione con linguaggi artistici diversi e profondamente emozionanti. A rendere ancora più intensa la manifestazione, infine, è stata la presenza della musica dal vivo, eseguita da alcuni studenti, che hanno accompagnato i brani recitati e cantati con sensibilità e talento, rendendo ancora più coinvolgente l’atmosfera dello spettacolo. Di seguito il link per visionare lo spettacolo online: https://www.youtube.com/watch?v=W_dFkIOQXdY
