Disagi & Cronaca cittadina

CELLOLE / BAIA DOMIZIA – Salvati in extremis dalle onde grazie al tempestivo intervento dei bagnini dell’Escara

CELLOLE / BAIA DOMIZIA (cs) – L’assistente bagnante Sarra Marco nonostante presente al mare solo per trascorrere un giorno libero nota tempestivamente lo stato di difficoltà di una coppia trascinata già troppo in largo dalla corrente. L’istinto da “assistente bagnante” d’esperienza di Sarra lo porta a segnalare subito l’emergenza

ai colleghi di squadra dell’annualità precedente (i bagnini della Escara Società Cooperativa, ancora in servizio per l’esecuzione del salvamento collettivo sul litorale di pertinenza del Comune di Cellole) e a gettarsi in mare in supporto a Dino Perretta bagnino del lido più vicino ai pericolanti per soccorrerli. La corrente è decisamente troppo forte e travolge anche gli assistenti bagnanti, ma

l’allarme lanciato da Sarra è determinante per la risoluzione positiva dell’incidente in mare: mentre infatti Perretta e Sarra, capiscono che è impossibile ritornare a riva e si adoperano per far tranquillizzare e riposare i “pericolanti” sulle ciambelle usate come strumento di salvataggio: la squadra della Escara Società Cooperativa

è prontamente in azione. Il coordinatore di Escara Sorbo Andrea avvisa prontamente il presidente della Escara Soc. Coop. che a sua volta si mette immediatamente in Comunicazione Con il Comandante della “loca mare” di Mondragone Mascolo Giovanni. Le comunicazioni continuano per fornire aggiornamenti sullo stato dell’emergenza e nel frattempo la squadra di Escara nelle persone del Coordinatore: Sorbo Andrea e del noto imprenditore della zona Giuseppe Ponticelli

(anche lui assistente bagnante entrato in azione per non distogliere dal servizio gli operatori “assistenti bagnanti” impegnati nelle postazioni di salvamento del servizio collettivo in esecuzione)si attivano subito per andare in supporto ai pericolanti con il mezzo Moto d’acqua in dotazione del servizio collettivo di salvataggio in

esecuzione sul litorale di Cellole. La motovedetta della guardia costiera è infatti troppo lontana rispetto alla moto d’acqua e si sceglie da subito quest’ultima come strumento idoneo all’intervento. La tempestività è infatti cruciale ed in pochi minuti viene soccorso il “più stremato dei pericolanti” portandolo prontamente a riva con

l’acquascooter; così a seguire tutte le persone in difficoltà coinvolte. Può pertanto essere effettuato l’ultimo aggiornamento al Comandante Mascolo: Emergenza rientrata: tutte le persone, seppur stremate, sono in sicurezza ed in buono stato di salute.

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