Disagi & Cronaca cittadina

SESSA AURUNCA – Venerdì Santo: falò ai tempi del Covid, il dietrofront di Sasso

SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Falò ai tempi del Covid, il sindaco Sasso costretto con amarezza ad un dietrofront forzato. E’ quanto accaduto oggi a Sessa Aurunca. Il primo cittadino, Silvio Sasso, in virtù dell’antichissima tradizione aurunca pre-pasquale, aveva annunciato la volontà di far ardere da un gruppo di volontari individuati ad hoc alle ore 21 di Venerdì Santo dei piccoli falò lungo il tradizionale percorso

della processione nel centro storico. “Un gesto simbolico da accompagnare – esclusivamente dalle case senza uscire – con l’esposizione ai balconi e alle finestre di una fiamma viva in forma di lumino, candela, olio, fuoco in creta o come possibile e non rischioso”, scriveva il sindaco sulla sua pagina Facebook nella giornata di ieri. L’intenzione del primo cittadino era quello di spalmare la preparazione in diversi giorni

proprio per garantire il rispetto massimo delle norme e dei criteri di sicurezza. L’annuncio, però, ha scatenato i commenti dei cittadini, non tutti a favore dell’iniziativa del sindaco. Molti hanno evidenziato che l’accensione dei falò in occasione del Venerdì Santo potrebbe spingere alcuni cittadini a scendere per strada per poterli ammirare da vicino. C’è stato addirittura chi, come l’onorevole

Giuseppe Buompane, ha pensato di scrivere al Prefetto per segnalare l’iniziativa della fascia tricolore sessana. A questo punto Sasso si è visto costretto ad un dietrofront forzato: niente falò venerdì. “Completamente distorto il senso del tutto simbolico dei piccoli fuochi del Venerdì Santo. Come era stato chiarito nessun rischio era connesso alla realizzazione dell’iniziativa. Gli atti necessari erano esclusivamente quelli che i volontari già compiono da settimane decine di volte al giorno muovendosi sul territorio e consegnando medicinali, spesa

ed altro perfino ai positivi e a quelli in quarantena obbligatoria. Così come il mezzo antincendio della Protezione Civile è lo stesso che da tempo ormai esce tutte le notti per la sanificazione delle strade. Tuttavia senza la serenità e la comprensione del simbolismo evocato non appare avere senso la pratica (anche se sicura) realizzazione dell’iniziativa”, scrive Sasso. Dunque venerdì il segno per tutti sarà solo l’esposizione dei lumini e ceri ai balconi e alle finestre.