Cultura e Spettacolo

*ESCLUSIVA* CELLOLE – Scavi archeologici sulla Domiziana, se venisse fuori l’antica Vescia? INTERVISTA A DON COSMA CAPOMACCIO

CELLOLE (Matilde Crolla) – E se gli scavi archeologici in corso lungo la strada statale Domiziana portassero alla luce reperti riconducibili all’antica Vescia? C’è un’affascinante ipotesi in tal senso che viene avanzata da don Cosma Capomaccio, già parroco di Cellole, scrittore e storico di valore. Nel 314 avanti Cristo la pentapoli aurunca formata da Minturno, Ausonia, Suessa, Sinuessa e Vescia ha dovuto fronteggiare l’avanzata dell’esercito romano che già aveva preso d’assalto la Magna Grecia. L’esercito romano comandato da Torquato Tullio Torquato sconfigge la pentapoli in modo definitivo determinandone

la catastrofe. Tito Livio nel parlare di questa battaglia fa riferimento ad un punto ben preciso dove si sarebbe consumata la disfatta, ossia ‘Trifanum’, una località che su una cartina geografica antica si trova non molto distante dal punto degli scavi. ‘Trifanum’ era conosciuto anche con il nome di ‘Tre Ponti’, caratterizzata da tre strade una verso Minturno, una verso Sessa e l’altro verso Sinunessa. ‘Trifanum’ significa ‘tria fanum’, ossia tre templi. Le popolazioni di un tempo erano abituate a realizzare piccole costruzioni templari lungo i crocevia delle strade. Piccoli luoghi di culto dedicati alle divinità affinché il viaggio

fosse confortevole. In questi giorni stanno venendo fuori, al di là delle tombe, anche alcuni reperti di fondamenta di costruzioni. Potrebbe trattarsi di frammenti di una villa rustica, ma anche di fondamenta di templi. Insomma, non si esclude che possa venire fuori da questo lavoro di scavo una verità illuminante di un passato glorioso del territorio. L’INTERVISTA A DON COSMA

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