Cultura e Spettacolo

CELLOLE – La disperazione dei migranti di oggi in relazione alla Shoah: incontro dibattito della Pro Loco in biblioteca

CELLOLE (Matilde Crolla) – ‘Pinocchio e l’adolescenza difficile’, continua la mostra itinerante narrata con i colori della libertà. L’evento si terrà i prossimi 7 e 11 febbraio dalle 19 alle 21 e domenica 10 febbraio tutto il giorno presso la biblioteca di piazza Compasso. La mostra è stata organizzata dall’Associazione Valogno Borgo D’Arte, dalla Pro Loco di Cellole e dal Comune di Cellole. Intanto, sempre la Pro Loco, presieduta da Franco Freda e Giuseppe Leone, ha organizzato nei giorni scorsi

un evento dedicato alla Shoah, come di consueto accade ormai da diversi anni in città. Nel corso della manifestazione ci sono stati gli interventi di alcuni alunni dell’istituto comprensivo ‘Serao-Fermi’ che hanno letto dei passi tratti dal libro ‘Il diario di Anna Frank’. Hanno poi preso la parola, in qualità di docenti ma anche di rappresentanti istituzionali, la presidente del consiglio comunale, Marianna Mauriello, e la consigliera con delega alla Cultura, Loredana Manfredi. La prima ha aperto il suo discorso con la lettura di

una lirica scritta in memoria del ragazzino ‘senza nome’ morto nel Mediterraneo, ritrovato con la pagella cucita nella giacca, conservata con orgoglio ed amore dal bambino, nella speranza di dimostrare le sue buone intenzione una volta giunto in Italia. Mauriello ha sottolineato come la morte di quel ragazzo è uno di quei passaggi ciclici della storia, ovvero l’emergenza dei migranti a cui oggi assistiamo nel Mediterraneo può essere paragonata a quella di quei tanti deportati dell’Olocausto. Oggi occorre dare un nome a questa cultura dimenticata, perché testimonia la disperazione del nostro tempo. L’intervento della Manfredi è partito

dalle iniziative che hanno interessato il nostro Paese nel celebrare il Giorno della Memoria. L’amministrazione si è posta l’obiettivo di creare un legame tra memoria ed impegno contro l’indifferenza. Manfredi ha evidenziato come il discorso critico sulla Shoah va affrontato ma messo in relazione ai fenomeni di oggi. Raccontare ai ragazzi che è importante non dimenticare e facendoli riflettere sulle ingiustizie di ogni giorno intorno a noi. Il rischio che va evitato è che si generi indifferenza e mancanza di umanità. La Manfredi

ha letto un passo di Primo Levi dal titolo ‘Rimanere Uomini’ tratto da ‘Se questo è un uomo’. Un passo che aiuta a riflettere sulla condizione umana, sui limiti ma soprattutto sulla dignità in qualità di valore supremo. La Manfredi ha chiuso con una frase celebre presente sul Sacrario dei Caduti di Marzabotto dove si legge: “Solo quando a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità unama, potrete dimenticarci”. Un monito al rispetto della dignità umana.

 

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