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SESSA AURUNCA – Acquisto di venti lecci con i fondi Cipe: Fusco e Verrengia chiedono lumi

SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Fondi Cipe: i consiglieri comunali Antonio Fusco e Alberto Verrengia interrogano l’amministrazione comunale per sapere la motivazione della mancata descrizione della destinazione specifica dei fondi CIPE legati alla delibera n. 91 del 22 dicembre 2021 e della descrizione assolutamente generica e non conforme a quanto richiesto dal Comitato

Interministeriale della ripartizione del contributo, presente nella delibera di Giunta Comunale del 16.02.2022 n. 40. I tre consiglieri comunali chiedono inoltre la pubblicazione dell’elenco dei singoli progetti, i CUP (Codice Unico di Progetto) con l’indicazione dei finanziamenti concessi a valere su dette misure, della data di efficacia di detto finanziamento e del valore complessivo dei singoli investimenti. Inoltre, se l’ente locale provvederà a dar notizia, con periodicità annuale, in

apposita sezione dei propri siti web istituzionali, dell’elenco dei citati progetti, indicandone il CUP, l’importo totale del finanziamento, le fonti finanziarie, la data di avvio del progetto e lo stato di attuazione finanziario e procedurale ai sensi del comma 2-ter e 2-quater dell’art.11 della legge del 16 gennaio 2003 n.3. I consiglieri chiedono inoltre perché nella determinazione d’impegno per la

piantumazione di 20 lecci viene impegnata impropriamente la cifra di € 41.480,00 dai suddetti fondi indicando come motivazione quella di garantire una immagine più “consona” alla città e pertanto dando all’opera connotati tipici del decoro urbano contravvenendo ai vincoli che legano i suddetti fondi alla realizzazione di interventi mirati all’adozione di misure di compensazione in campo ambientale. Inoltre, da

quale delle ripartizioni indicate nella Delibera di Giunta Comunale n. 40/2022, sia stata prelevata la somma per la piantumazione dei lecci e se “l’obiettivo della Giunta Comunale sia quella di utilizzare ancora i fondi vincolati a misure di compensazione

ambientale a fini politici e propagandistici o ancor peggio, fatto gravissimo, per appagare le volontà opinabili ed il gusto di alcuni amministratori evidentemente privi di competenze specifiche”.