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CELLOLE – Sarno ad un passo dal Consiglio vuota il sacco: sono state ‘tradite’ le linee guida di Barretta

CELLOLE (Matilde Crolla) – Umberto Sarno, primo dei non eletti della lista ‘SiAmo Cellole’, potrebbe entrare in consiglio comunale tra dieci giorni. Le dimissioni rassegnate ieri dal consigliere Giovanni Di Meo, ex presidente del civico consesso, hanno infatti aperto un ‘buco’ in maggioranza che secondo quanto previsto dalla legge deve essere riempito dal primo dei non eletti. Nel caso specifico Sarno

al momento non si sbilancia, in attesa di conoscere quale sarà la decisione presa dal segretario comunale o eventualmente dalla Prefettura, vista la prematura scomparsa del sindaco Barretta. E’ pur vero che da novembre l’amministrazione comunale sta procedendo regolarmente tutte con tutte le attività fino alle prossime elezioni previste a maggio, dunque quasi sicuramente Sarno potrà entrare in consiglio

comunale anche se per poco. Almeno per questo mandato. Ma quale sarà la sua posizione in consiglio comunale? Si sente ancora rappresentato dalla lista di appartenenza ‘SiAmo Cellole’? Lo abbiamo chiesto al diretto interessato. “Questo modo di operare a partire da fine novembre non mi è piaciuto molto, in quanto è stato contrastante rispetto all’indirizzo dato da Angelo Barretta. A partire dalla nomina dei capiarea”, ha affermato

Sarno. L’imminente consigliere comunale interviene anche in merito alla polemica sollevata in questi giorni sulle assunzioni della ‘Beta Professional Consulting Srl’. “Quando c’era Angelo tutto veniva fatto con la massima trasparenza. Pensiamo ad esempio al concorso vigili e a quello per gli amministrativi. E’ vero che si trattava di concorsi pubblici, a differenza delle ultime assunzioni di carattere privato. Ma la società che se n’è occupata aveva fatto sapere che era stata indetta una selezione pubblica per

cittadini cellolesi e dei Comuni limitrofi, residenti ad un massimo di venti chilometri di distanza da Cellole. Come si spiega- incalza Umberto Sarno- che ci sia un residente di Qualiano, in provincia di Napoli? E’ pur vero che la società privata ha voluto selezionare in base ai suoi parametri. Ma allora perché è stato pubblicato l’avviso di selezione? Per quale motivo tante persone si sono recate a colloquio senza sapere che tanto non sarebbero state assunte? Potevano farsi la loro campagna elettorale in tutta tranquillità e nessuno diceva loro nulla”. Sarno

continua: “Il loro modus operandi non mi piace, non è in linea con i nostri progetti iniziali. Mi sembrano tanto dei lupi travestiti da agnelli”. Ed aggiunge a muso duro: “Pensiamo al masterplain. Angelo avrebbe voluto pubblicizzarlo in tutto il paese, mettendo a disposizione di tutta la cittadinanza l’Ufficio Tecnico per consulenza e pareri. Invece, dopo una settimana dalla sua scomparsa, ha visto il coinvolgimento

di un unico imprenditore di Cellole. Tutto questo non mi può vedere d’accordo. Io vengo da una scuola diversa, sembra ora di essere tornati al passato. La classe politica locale è tornata a diventare faziosa”, conclude Sarno.

 

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