Cronaca nera

CRONACA – Truffe assicurative, sgominata organizzazione criminale: in venti finiscono nei guai

CRONACA – Questa mattina, nell’ ambito  di  indagine  coordinata   dalla  Procura  della  Repubblica   di Napoli  Nord  che  vede  coinvolti  un rilevante  numero  di  indagati,  i Carabinieri   del  Nucleo Investigativo  del Comando  Provinciale  di Caserta  hanno dato esecuzione  ad un’ordinanza cautelare   emessa   dall’Ufficio   GIP  del  Tribunale   di  Napoli   Nord,   nei  confronti   di  20 persone,  di cui 8  con sottoposizione  alla misura  cautelare  della custodia  in carcere,  6 agli arresti   domiciliari,   4  al  divieto   di  dimora   nella   provincia   di  Caserta   e  2  alla  misura interdittiva  del divieto di esercitare  la professione  di avvocato. A  tutte

le  persone,   colpite  dal  provvedimento   cautelare è  stato  contestato   il  reato  di associazione                          per  delinquere   finalizzata.  alle  frodi   consumate    in  danno   di   numerose compagnie  assicurative,  ad alcuni, anche  il delitto  di falsa testimonianza   e di corruzione  in atti giudiziari. Le investigazioni   hanno permesso  di raccogliere  numerosi  indizi circa la sussistenza  di un

sodalizio  criminale  – attivo da diversi anni soprattutto  nei comuni  di San Marcellino,  Villa di Briano e altri limitrofi  –  con base logistica  in un locale di proprietà  di una persona  ritenuta essere  uno dei  capi dell’organizzazione.    II locale  in questione  era sede  di un’ agenzia  di infortunistica   stradale  e di un’impresa  di soccorso  stradale  esercitata  in modo  illegale.  In tale  contesto,   venivano   sistematicamente    ideati  sinistri   stradali   del  tutto   inesistenti   e concertati  unicamente  a tavolino.

I falsi incidenti  stradali  avevano  come protagonisti  quasi sempre  Ie stesse  persone  – molte delle  quali  legate  tra  loro da vincoli  di parentela  con  i vertici  del sodalizio  –   utilizzate,  di volta in volta,   con diversi ruoli. Le  articolate   attività d’indagine,   sorte  da  iniziali  dichiarazioni   di  alcuni  collaboratori   di giustizia,   descrivendo    il  rapporto   di  continuità   e  le  interferenze   con   il  mondo   della criminalità   organizzata,    hanno   consentito   di  disvelare   il  retroscena    che   sorreggeva l’impalcatura  del sistema fraudolento.

Sono  state,  infatti,  individuate   le modalità  di attuazione  delle  numerosi  frodi  assicurative, nonché   il  ruolo  avuto  da  alcuni  carrozzieri   nella  simulazione   dei  danni   sui  veicoli,   la connivenza   dei  periti  (taluni  privi di abilitazione)   nell’accertamento   dei  danni,  I’opera  dei falsi   testimoni   e  i  comportamenti    di  alcuni   avvocati   utilizzati   dall’organizzazione     per promuovere  le cause  civili  di competenza  del Giudice  di Pace, innanzi  al quale  di volta in volta  venivano  citate  in giudizio  le malcapitate  compagnie  assicurative.

In   altre   circostanze,    addirittura,    gli   stessi   vertici   dell’organizzazione,     privi   di   titoli autorizzativi ,   hanno   agito   per   transigere    con   il   liquidatore    in   via   stragiudiziale    il risarcimento,   qualificandosi   col nome del falso  danneggiato   0 dell’avvocato   mandatario  0 del suo collaboratore  di studio. Le investigazioni    hanno   permesso   di   individuare,    anche,   due   fantomatiche    società utilizzate  dai vertici dell’organizzazione   per la produzione  di falsi preventivi  spesa  e di false fatturazioni   per  un  totale,  calcolato   nel  periodo  che  ha  interessato   Ie  indagini,  di  circa 250.000  euro.

Fra gli svariati  episodi  in cui gli indagati  sono  stati  protagonisti,  uno in particolare  appare emblematico   per   illustrare  I’ attivita  fraudolenta.   Un giovane,  dopo  aver  riportato  lesioni personali  in modo  accidentale  ed essersi  recato  presso  un ospedale  della  provincia,  con relativa diagnosi,  volendo  lucrare sulla sua disgrazia,  rivoltosi ai vertici dell’organizzazione, e su  loro  consiglio,  si  recava  presso  un altro  nosocomio,   riferendo  ai sanitari  di essere state  coinvolto   in  un  sinistro  stradale,   con  medesima   diagnosi,   ma  diversa  causa.   Per aggirare  il sistema  satellitare  installato  sui veicoli,  veniva  usato uno stratagemma  semplice quanto  efficace:  si montavano  sulla  macchina  che sarebbe  stata  incidentata  dei pezzi  di ricambio   già   danneggiati,    successivamente,    con   una   mazza   di  ferro   veniva   colpita

l’autovettura   in transito  in  maniera  tale  da  far  registrare  il crash  nei  tempi  e  nel  luogo desiderati. L’indagine  è manifestazione   di un ben nota e diffuso  fenomeno   illecito,  quello  delle truffe assicurative,   che,  soprattutto   nel  nostro  territorio,   così gravemente   incide,  a danno  dei cittadini,  sull’ingiustificato   innalzamento  delle tariffe. Per impedire  la reiterazione  dei reati e, soprattutto,  il rischio di inquinamento   del materiale probatorio   in  esso  tuttora   giacente,   il  locale  adibito  ad  agenzia   e  state  sottoposto   a sequestro.

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