Politica

CELLOLE – Elezioni, si aprono le danze sui possibili scenari: le nuove leve della politica e la posizione di Montecuollo

CELLOLE (Matilde Crolla) – La smentita di Tommaso Martucci delle voci che circolavano in città su un possibile accordo in vista delle elezioni amministrative con i Compasso apre nuovi scenari politici. Se Martucci, in una fase embrionale di confronti elettorali, in maniera categorica prende le distanze da innocue indiscrezioni ed ipotesi, potrebbe

significare che c’è già un altro ragionamento aperto, magari con i vecchi compagni di squadra. Non è una novità che i ‘politici navigati’ che hanno caratterizzato la vita politica di Cellole fino al 2016 potrebbero essere pronti a dare ancora una volta il loro contributo, magari non schierandosi personalmente ma lavorando dietro le

quinte alla costituzione di una lista vincente. Nel 2018 ci hanno provato, poi tutto è arenato nella settimana della presentazione delle liste. Una serie di logiche e dinamiche politiche che i cittadini cellolesi ben conoscono hanno buttato a mare quel progetto. Ma non è detto che non possa essere ripresentato, magari con una veste nuova. Si vocifera addirittura della possibilità di candidare il figlio o i figli di qualche politico. Ma potrebbe tornare utile alla buona riuscita delle

elezioni? La storia locale e nazionale ci insegna che non bisogna essere necessariamente ‘figli di qualcuno’ per poter emergere. Non è un cognome blasonato a fare la differenza. La passione, la capacità di conoscere i meccanismi della macchina amministrativa, lo stare tra la gente sono i punti di forza di un politico, soprattutto in una piccola comunità. Dunque, mettendo da parte le voci di candidati figli, possiamo immaginare un ritorno sulla scena politica di un Arturo Montecuollo. Quest’ultimo, che negli anni ha avuto modo di fare

esperienza con i ‘titani’ della politica locale, è sicuramente ancora una figura giovane da presentare all’elettorato. Montecuollo è stato fermo per quattro anni, ma non è detto che non sia pronto a rimettersi in gioco. In una conversazione amichevole avuta con lui nei giorni scorsi con molta onestà ci ha dichiarato di conservare ancora

la passione per la politica e di essere anche disponibile ad aprire un ragionamento se ci sono i presupposti, ma non è fondamentale per la sua vita. Insomma, candidato sì ma solo se si creano le giuste condizioni, altrimenti si sta a casa tranquillamente anche questa volta.

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