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ALIFE – Divieto di giocare a pallone davanti agli edifici pubblici, la querelle continua: le motivazioni di Di Tommaso e la dura replica di Cirioli

ALIFE – “L’ordinanza di divieto di giocare a calcio in talune piazze comunali, in particolare nei pressi di edifici pubblici, si è resa necessaria per porre un argine ad alcuni comportamenti irrispettosi assunti spesso da diversi ragazzini. Ed il primo risultato pare già esserci stato dal momento che si sta tornando alla normalità, senza per questo voler negare alcun diritto ai nostri figli”. E’ questa la risposta della sindaca, Maria Luisa Di Tommaso, alla polemica sollevata nei giorni scorsi dal consigliere comunale Salvatore Cirioli. In un comunicato stampa, infatti, l’amministrazione comunale interviene sul caso della decisione dell’Ente di vietare di giocare a pallone davanti la casa comunale e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, un provvedimento che ha suscitato la pronta reazione di una parte della minoranza con annesse polemiche e strumentalizzazioni politiche.

“Riteniamo sia inaccettabile assistere sovente a persone, in primis anziani, colpite da pallonate o sentire parolacce e bestemmie profferite da alcuni ragazzini, una minoranza per fortuna, che quotidianamente si divertono a giocare a calci nelle aree antistanti il Municipio e la Cattedrale, tanto più che, nei presso di quest’ultima, di recente è stato aperto anche un accorsato studio da parte di un medico di famiglia.

Quelle aree, tanto per rispondere alle accuse strumentali e polemiche di qualche consigliere di minoranza, già risultano interdette al traffico veicolare proprio per consentire la socializzazione e l’aggregazione dei giovani e dei bambini, ma non è possibile assistere a comportamenti poco consoni ai luoghi ed altrettanto poco rispettosi di cittadini e fedeli. Bastai ricordare che la nostra Cattedrale di Santa Maria Assunta è il fulcro dell’intera diocesi di Alife-Caiazzo dove si svolgono, molto spesso, importanti e solenni celebrazioni religiose”, continua il primo cittadino.

“A fronte di diverse segnalazioni e lamentele, abbiamo ritenuto opportuno intervenire, e ribadiamo la validità e la bontà di tale ordinanza, per frenare tale malcostume in piazza Vescovado ed in piazza della Liberazione, lanciando così un monito ed un deterrente a chi assume atteggiamenti irrispettosi.

Nessuna volontà di negare il diritto al gioco nelle piazze cittadine, quindi, tanto è vero che i ragazzini hanno recepito il nostro messaggio tanto che si sta ripristinando la normalità da qualche giorno, dimostrando loro maggiore maturità ed intelligenza di chi preferisce urlare e denunciare con il solo scopo di strumentalizzare qualsiasi decisione del Comune per farsi pubblicità ed avere visibilità politica”, conclude la maggioranza di Rinascita Alifana. Ma Salvatore Cirioli non ha voluto restare in silenzio e né mettere a tacere una volta per tutte questa particolare querelle. Infatti, la risposta è arrivata immediata ai nostri microfoni e sul suo profilo Facebook Cirioli afferma: “Fino ad oggi pomeriggio, pensavo che

esistesse un limite alla decenza ed alla vergogna; ma mi sono dovuto ricredere, quando ho visto il tentativo inutile e disastroso del nostro Sindaco di arrampicarsi sugli specchi per difendere la necessità di apporre dei divieti. Il comunicato parte dicendo che ad Alife ci sono dei ragazzi irrispettosi che si divertono a fare il tiro a bersaglio con le persone anziane:
1.Persona colpita 10 punti;
2.Persona colpita al volto 20 punti
3.Persona buttata a terra 50 punti
4.Persona ferita a sangue 100 punti
Che da quando ha messo i cartelli la situazione è notevolmente migliorata. Cosa è cambiato da quando ha messo i cartelli? Nulla, i bambini giocavano prima e giocano ora, sono solo le motivazioni addotte per mettere i divieti che non ci sono e non ci sono mai state. Piuttosto quello che appare chiaro dal comunicato, ed è facile intuirlo, che ci troviamo di fronte all’ennesima tutela dell’interesse del singolo a scapito della collettività”, conclude Cirioli.

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