Cultura e Spettacolo

CELLOLE – Istituto ‘Serao-Fermi’, intervista esclusiva alla dirigente Rubino che annuncia novità interessanti per il prossimo anno

CELLOLE (Matilde Crolla) – La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo ‘Serao-Fermi’, Gabriella Rubino, tira le somme del suo primo anno di presidenza a Cellole. Lo fa nel corso dell’evento conclusivo del progetto ‘La scuola di Atene’, denominato ‘Art Gallery at School’, tenusosi nell’atrio della scuola media sabato scorso. L’abbiamo avvicinata ai nostri microfoni e le abbiamo posto una serie di domande su questo primo anno di dirigenza scolastica nella cittadina litoranea.

Preside, il suo arrivo ha portato a Cellole una ventata di freschezza e di novità, nulla togliendo all’ex dirigente Luigi Sorreca.

“Devo dire che ho trovato con grande piacere una scuola già ben avviata con uno spessore culturale consolidato- ha dichiarato la preside-. Per quanto mi riguardacredo che sia importante la socializzazione di ciò che si fa, attraverso la linea di continuità orizzontale tra scuola

e territorio. Rispetto a questo mio obiettivo le insegnanti sono state subito disponibili ad avviare un percorso. Ovviamente questo è solo l’inizio, gli obiettivi sono quelli di migliorare i ponti tra l’infanzia e la primaria, tra la primaria e la secondaria di primo grado. Una finalità che di fatto loro già si ponevano, ma che non ho visto ancora ben realizzato al momento del mio insediamento, almeno come lo immagino io. Dunque stiamo spingendo verso questa nuova finalità già presente ma che va assolutamente valorizzata e potenziata.

Obiettivi per il futuro?

L’anno prossimo avremo un nuovo orario. Stiamo cercando con il Comune, che ho trovato sempre molto disponibile, con degli interlocutori accoglienti e pronti all’ascolto, di realizzare la sala refezione al plesso Serao con conseguente settimana corta ed un prolungamento. Quella sala

refezione mi fa ben sperare per un eventuale servizio di tempo pieno in futuro e quindi offrire alla cittadinanza due opportunità formative: o quella di un prolungamento e tutti i giorni corti o quelle 40 ore, cioè dal lunedì al venerdì con uscita alle 16. Ovviamente quest’ultima è una finalità a lungo termine. Devo prima vedere realizzata la sala refezione e poi ne parliamo”.

Lei che viene da una grande metropoli come Napoli, come ha trovato la comunità cellolese?

“Ho trovato molti stimoli culturali di cui non ero a conoscenza, molte associazioni disponibili a proteggere e valorizzare il proprio patrimonio storico, artistico e culturale. Abbiamo

sottoscritto quest’anno diverse convenzioni con molti gruppi associazionistici. Il territorio è ricco di tante bellezze storico-culturali e c’è tanta buona volontà di tenerne conto. Ho trovato lavoro facile per questo”.

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