Cronaca nera

CELLOLE / MONDRAGONE – Materiale radioattivo ‘scaricato’ alla Campoli Metalli, ancora controlli dopo l’autodenuncia del titolare. Ecco i dettagli dell’inchiesta di MacroNews e Generazione Aurunca

CELLOLE / MONDRAGONE (Matilde Crolla) – Nuovi controlli alla Campoli Metalli di Cellole per analizzare il metallo radioattivo ritrovato nel rottame nel mese di agosto. Il nucleo operativo dei Noe di Caserta e i tecnici del Ministero della Salute dell’Ispesl hanno rimosso i sigilli e analizzato il metallo radioattivo rinvenuto qualche mese fa. Le operazioni si sono protratte per l’intera giornata. Al termine delle operazioni sono stati riposti i sigilli e messo in sicurezza l’area. Ricordiamo che la Campoli Metalli si è autodenunciata dando indicazioni della provenienza del materiale radioattivo ritrovato, ma saranno gli agenti del Noe a

verificare la pericolosità e l’esatta provenienza del materiale. Nel mese di agosto, quando la notizia del rinvenimento di materiale radioattivo nel deposito fu resa nota da un’inchiesta giornalistica di MacroNews insieme al supporto del gruppo politico di ‘Generazione Aurunca’ che chiedeva lumi a riguardo, si scatenarono mille polemiche sulla veridicità della notizia. C’è chi ci tacciò di allarmismo, di voler fare scoop a tutti i costi per aumentare visualizzazioni o di voler fare la solita passerella politica nel caso di ‘Generazione Aurunca’. Per fortuna la sana politica e la sana informazione continuano a camminare a testa alta. Quando fu appresa la notizia furono impiegate diverse ore prima di capire se si trattasse di una bufala o meno. E con un certo timore per il bene del territorio fu resa pubblica. Avremmo preferito sapere che qualcuno ci aveva presi in giro e tentato di realizzare una ‘fake news’, ma scoprimmo che non era così e che il nostro dovere era solo quello di portare

alla luce questa notizia e chiedere spiegazioni. A distanza di mesi arriva un’ulteriore conferma. Alfredo Campoli, titolare del deposito di metalli, ci conferma senza veli l’accaduto: “Abbiamo caricato un camion ed inviato come sempre presso una fonderia di Brescia. Ma il carico ci viene bloccato in quanto risulta la presenza di materiale radioattivo tra quello ferroso. Immediatamente viene allertata l’autorità giudiziaria. Il camion con il materiale viene messo in sicurezza, a seguito della mia autodenuncia viene effettuato

un sopralluogo nel nostro impianto e ritrovato un altro pezzo sempre radioattivo. Nel giro di due giorni ci siamo ritrovati in azienda vigili del fuoco e carabinieri. Noi ovviamente avevamo già blindato e messo in sicurezza tutto. Fatto sta che al momento questo materiale si trova ancora qui, blindato e non pericoloso”. Al danno la beffa. Infatti, al momento spetta alla Campoli smaltire il materiale a proprie spese e poi rivalersi in futuro sull’azienda che ha trasportato lì il materiale radioattivo non appena se ne avrà conferma.

 

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