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CELLOLE – Consiglio comunale al vetriolo sui tempi di notifica della convocazione e richiesta di rinvio dell’opposizione

CELLOLE (Matilde Crolla) – Il consiglio comunale di questa mattina si è aperto con un acceso dibattito relativamente ai termini di convocazione del civico consesso rispetto a quanto previsto dal regolamento comunale e alla diffida da parte del Prefetto per l’approvazione del bilancio. Il capogruppo di minoranza, Francesco Lauretano, ha puntato l’attenzione sul ritardo di convocazione del civico consesso rispetto alla scadenza dei termini previsti per l’approvazione del bilancio ed il deposito degli atti. “Il regolamento

di contabilità parla del termine dell’approvazione del bilancio di quindici giorni dalla notifica della convocazione del Consiglio. La mia notifica è arrivata il 16 aprile alle ore 21.30. Dunque, ho avuto un giorno in meno per la visione di tutti gli atti”. Si è aperta, dunque, una discussione proprio sulla questione di carattere tecnico rispetto ai giorni di notifica e di lettura degli atti. La presidente del consiglio comunale, Marianna Mauriello, ha evidenziato più di una volta che i “15 giorni previsti per la lettura degli atti e i 10 giorni

per gli emendamenti sono stati rispettati. Avete avuto la possibilità di leggere e visionare tutti gli atti”. La presidente ha voluto lasciare la parola al segretario comunale che ha spiegato in termini giuridici le norme relative a tale aspetto. “Il procedimento di presentazione al consiglio comunale è regolarmente rispettato. La diffida della Prefettura è stata notificata ai consiglieri entro il 10 aprile. Da quel momento si contano i 15 giorni entro il quale si può convocare il consiglio in maniera ordinatoria. Una deliberazione

adottata dal consiglio comunale oltre i termini della Prefettura è legittima- ha spiegato il segretario Francesco Battaglia-. Relativamente alle notifiche il regolamento prevede un termine di 15 giorni antecedenti al giorno dell’approvazione, dunque oggi è l’ultimo giorno considerando il 16 aprile come giorno di notifica. Le stesse notifiche sono computate a giorni se sono termini a giorni, a ore se sono i termini ad horas. Dunque l’orario non è considerato in questo caso. Tra l’altro, i 15 giorni sono un termine talmente consistente che dà possibilità ai consiglieri comunali di consultare gli atti con la massima disponibilità”. Lauretano

a quel punto ha risposto sarcasticamente: “Mi aspettavo un’interpretazione così restrittiva”. A quel punto è stata richiesta da parte dell’opposizione la votazione della pregiudiziale di rinvio del consiglio comunale per le ragioni da loro esposte. Si è scatenata, a quel punto, una forte polemica tra maggioranza ed opposizione. La presidente Mauriello stava valutando con il segretario se tale votazione della pregiudiziale sia o meno un atto previsto, ma la minoranza è andata su tutte le furie. Il consigliere Modesto Verrengia ha fortemente attaccato la maggioranza accusandola di una mancanza di rispetto dei consiglieri di minoranza

rispetto a quanto da loro richiesto. I toni si sono accesi, Verrengia ha tentato di uscire dall’aula, stessa cosa anche Lauretano, per un atteggiamento che a loro dire è sintomo di una scarsa attenzione dei diritti della minoranza. Ma alla fine la presidente Mauriello ha calmato gli animi e proceduto alla votazione della pregiudiziale come richiesto dal gruppo ‘Cellole si rinnova’.

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